domenica 22 dicembre 2013
sabato 11 maggio 2013
Presentazione del romanzo storico: "Il sigillo di carta"
Sintesi della conferenza tenutasi a Reggio Calabria il 3 maggio 2013, presso la libreria "Culture". Giuseppe Spinelli è uno storico meridionalista, presidente del C.s.e.a.a.m. www.cseaam.org presenta il suo utlimo lavoro editoriale, un romanzo storico avvincente e appassionante: "Il Sigillo di carta".
venerdì 3 maggio 2013
Medicina & Psicologia: insieme PER NON FARE FIASCO
Presentazione del libro - PER NON FARE FIASCO - tenutasi a Reggio Calabria il 3 aprile 2013. Salvatore BORRELLI - medico-chirurgo -, è al suo secondo lavoro nel campo del metodo bioclinico psicoeducativo (nel 2010 pubblica 'RICOMINCIO - La regola delle 4 C). Una conferenza interessante per chi desidera comprendere i meccanismi comunicativi che, intercorrendo nei rapporti con gli altri, incidono fortemente sulla sfera emotiva personale di ognuno. Tra i relatori la dottoressa Tiziana CATALANO, psicologa, Giudice Onorario del Tribunale dei Minori di Reggio Calabria e Presidente dell'associazione "l'Esperide" - Centro di Mediazione Familiare.
giovedì 2 maggio 2013
Un romanzo storico per stimolare il lettore meridionale a conoscere il proprio – vero – passato.
Domani 3 maggio 2013, alle ore 17.30, presso la libreria “Culture” a Reggio Calabria (Maggiori informazioni a fine articolo), il prof. Giuseppe Spinelli Mayer presenterà il romanzo storico “Il Sigillo di Carta – Memorie di un Soldato Borbonico” .
Un forte stimolo per conoscere la verità sul meridione del risorgimento, ingiustamente sottaciuta e troppo spesso evitata dalla storia ufficiale. Potrebbe essere così riassunto il fine ultimo di questo romanzo storico, secondo quanto riferito dallo stesso autore, il professore Giuseppe Spinelli Mayer.
La copertina del Romanzo |
Perché questo romanzo storico?
“Diffondere le idee contenute nel romanzo “Il Sigillo di Carta” vuole essere il primo obiettivo insieme al coinvolgimento del lettore per innescare un desiderio di approfondire i contenuti di quanto affermato. Ci si aspetta sempre che gli altri dicano: inverosimile. Voglio vederci chiaro: è pur vero che la fantasia è meno creativa della realtà, ma quale è il loro confine? Avevo qualcosa da dire e raccontare. Era una verità storica che stava lentamente affiorando dalle letture dei documenti. Una storia nascosta che ho voluto trasferire nel romanzo in piccole tessere di un mosaico generale per riacquistare fiducia e coscienza della propria forza e della propria storia. Non si desidera che diveniate borbonici ma che li riconsideriate sotto una diversa prospettiva e luce; né si desidera che diveniate “napoletani” ma che li rispettiate ambedue come meritano. Questa dinastia ha lavorato per il bene del Sud e le meraviglie architettoniche e strutturali, i beni culturali e archeologici e la legislazione sono presenti nel nostro Paese grazie a loro. Questi meridionali hanno sofferto per fare vivere i loro figli e hanno versato il loro sangue per un'idea di Patria. Intendo creare una fierezza di appartenenza. Ho vissuto sulla mia pelle l'essere “Terrone” che significa, dal piemontese “terùn” quella terra che sta sotto ogni concimaia. Talmente impregnata di umori che non la si può utilizzare in alcun modo (salvo correggerla, se del caso, mescolandola con il decuplo di buona terra). Dispregiativo: il peggio del peggio. Inutile. Ho vissuto anche la vergogna dei nostri connazionali all'estero che negavano persino di essere italiani e men che mai del Sud. Il mio posto l'ho guadagnato facendo capire chi siamo e che come non tutti i piemontesi sono alti e biondi, così non tutti i meridionali sono bassi e neri.
Cambiare opinione non è necessario ma accettare il punto di vista di altri, i vinti, mi sembra un’azione degna di un popolo civile. L’idea incomincia a scriversi su carta nell’anno 2002, anno della discussione della mia tesi di Master sulla direzione dei parchi nazionali presso l’Università Mediterranea di Reggio ci Calabria e La Villette di Parigi.
Chi è Giuseppe Spinelli Mayer?
Il prof. Giuseppe SPINELLI MAYER |
L’autore si presenta.
Sono un Emigrante di ritorno. Ho studiato Scienze Agrarie a Piacenza, per uscire dalla mentalità corrente, disse mio padre. D’altro canto le università più vicine erano Catania e Napoli. Ai miei tempi. Ho continuato ad essere emigrante perché non vi erano posti di lavoro al sud, se non raccomandati. Ho lavorato nel bresciano. Al ritorno ho trovato la mia terra diversa da come il ricordo l’aveva lasciata. L’ho trovata devastata, abbruttita e con comportamenti che non comprendevo più. Certo non quelli che avevo vissuto altrove, all’estero anche. Dove rispetto, legalità, partecipazione, cittadinanza erano tangibili. L’impressione è che fosse abbandonata a se stessa. Una terra percorsa dal fuoco che tutto incendiava per faide e interessi propri. L’unica comunità veramente tale a me sembrò essere la ‘ndrangheta anche se nella virulenza delle azioni delle differenti famiglie, le une contro le altre armate, per detenere o acquisire il potere di decidere la gestione del territorio. E, naturalmente, per impossessarsene. Un conto è percorre il paese da turista, un’altra cosa è lavorarci. Una cosa è parlare del problema e un’altra affrontarlo. Dire queste impressioni non ha fatto di me certo uno scrittore ma ha contribuito al racconto che ha pienamente usufruito della parte “rettiliana” che si annida in noi e non solo della corteccia cerebrale, sede di ogni intelletto.
Indicazioni sulla location
L’appuntamento quindi è alle 17.30 presso la libreria "Culture" è a Reggio Calabria in Via Zaleuco, 8, (parallela alla Via Marina Alta, alle spalle di Villa Zerbi). Tel 0965 897414
Vedi le mappe interattive
venerdì 1 febbraio 2013
Discorso dal palco - Tsunami Tour a Reggio Calabria
Avevo poco tempo per dire tutte queste cose, perciò ho tagliato oltre metà discorso. Per quelli che avrebbero voluto conoscere tutto il resto, ecco il discorso integrale.
Siamo sommersi dai rifiuti e questa non è una novità, non se ne può più di vivere la nostra vita in mezzo ai sacchi di spazzatura. Le nuove iniziative per superare presto l’emergenza rifiuti che perennemente si ripresenta in Calabria, pare sempre più un palliativo. Davvero il via libera all’apertura della discarica di Scala Celi, può rappresentare La soluzione? Certo è in via provvisoria, ma se qualcosa ci è stato insegnato dalla politica è che non c’è nulla di più definitivo della provvisorietà.
Il problema delle discariche in Calabria e in senso più vasto in Italia è semplicemente che non dovrebbero esistere più da oltre vent’anni. Le leggi italiane dal 1997 ad oggi inneggiano al concetto di recupero e non di smaltimento a seguito di abbandono o peggio di trasformazione fisica del rifiuto. In sostanza non è bruciando o sotterrando un rifiuto che risolveremo il problema.
Pensiamo alle discariche che producono una sostanza liquida, una specie di succo dell’immondizia chiamato “Percolato” che altro non è se non l’insieme di sostanze tossiche che filtrano attraverso discariche stracolme e molto spesso senza manutenzione adeguata?
Peggio ancora parliamo degli inceneritori, qui vicino a Rosarno ne abbiamo uno. Cosa brucia? A quale temperatura? Cosa viene immesso realmente nell’aria? Perché nessuno parla delle polveri molecolari inferiori a 10 micron?
Eppure basterebbe chiederlo a chi si occupa da una vita di ambiente, chi va a controllare periodicamente le emissioni in atmosfera, effettua controlli nelle discariche, chimica le nostre acque ecc… Basta chiederlo ad un tecnico ArpaCal e vedere i rapporti ambientali per capire in che stato versiamo.
Da oltre vent’anni, L’Europa ci bastona con pesantissime sanzioni per violazione delle norme ambientali – l’ultima risale al 24 ottobre quando siamo stati sanzionati per la modica cifra di 56 milioni di euro, chi paga per questo secondo voi? Dal 1997 il concetto sul trattamento del rifiuto ha soltanto una parola “recupero”!
Recupero – non significa abbandono controllato, interramento, bruciatura, ecc…
Recupero – significa riutilizzo tramite processi di trasformazione con l’ottenimento di un prodotto partendo da un rifiuto
Cosa è stato fatto di concreto per arrivare a questo, evitando sanzioni pesantissime che, come al solito, saremo sempre NOI a pagare?
A cosa sono serviti nello specifico a questa Regione il commissariamento sistematico che dagli anni ’90 si è protratto fino al 2011?
A Reggio Calabria l’immondizia si raccoglie nelle strade, scivola copiosamente per le vie quando piove (altro problema la pioggia o meglio il sistema di raccolta acque piovane). Immondizia che arriva per ora a lambire, a sfiorare l’emergenza sanitaria, ma soltanto perché fa freddo e tra due mesi?
Paghiamo una gestione fallimentare e inefficace a prezzi esorbitanti, prova ne è la Tarsu, che ingrossa e ingrassa sulle nostre spalle sempre più cariche e stanche, ne abbiamo le spalle piene, o no? La percentuale di aumento della TARSU è pari al 60%, mentre per il canone acqua è pari al 130%
Paghiamo il 60% in più perché la spazzatura possa invadere le nostre strade, le nostre case… le nostre vite!
… e naturalmente paghiamo il 130% delle bollette acqua in più, perché in quasi tutta la città l’erogazione è intermittente, arrivando a mancare come nei rioni di S.Giovannello e Tre mulini anche per 12 ore consecutive. E non parliamo della potabilità…
La soluzione all’emergenza rifiuti c’è, esiste, non è un’utopia. Veramente esisteva ancora prima di arrivare a questo. E’ stata presentata due anni fa, ed è il frutto di uno studio durato oltre cinque anni. Cinque anni passati a capire i problemi di questo territorio ed escogitare soluzioni fattibili, economiche, immediate: certo non soluzioni da “Ponte sullo stretto”. Soluzioni che prendessero in esame il rispetto e la qualità della vita altrui, e che inizino ad essere in sintonia con il concetto vero di rifiuto, quello inteso quale risorsa.
Il piano regionale del Movimento 5 Stelle Calabria, fa questo, in modo fattibile, mira al riutilizzo al riciclaggio del rifiuto che diviene un potenziale bene e non più una “cosa di cui disfarsi”. Puntiamo alla differenziata, al rispetto dell’ambiente, alla chiusura degli inceneritori di Rosarno che oggi si chiamano termovalorizzatori, alla chiusura definitiva delle discariche, specialmente quelle ormai stracariche oltre ogni limite che vengono tenute aperte e che ci costano 257.819,20 di sanzione europee al giorno, per ogni giorno che passa.
L’alternativa c’è, ma sta a noi cittadini renderla fattibile. Il voto è un’opportunità, di più è l’arma legittima e costituzionale per mandare a casa questi “signori”. Mandiamoli a casa, votiamo per noi. Perché i diritti sociali non sono né un privilegio né una concessione da parte di alcuno: ma sono una conquista e si ottengono lottando
martedì 8 gennaio 2013
Assemblea Pubblica a Reggio Calabria - l'occasione per ogni cittadino
Auditorium G. Versace del Ce.Dir.
Il Comune di Reggio Calabria informa che è stata indetta per venerdì 11 gennaio 2013 all'Auditorium "G. Versace" del Ce.Dir. (Via S. Anna II° Tr.), con svolgimento dalle ore 18.00 alle ore 21.00, un'Assemblea pubblica con il seguente ordine del giorno: "Legalità, trasparenza e partecipazione dei cittadini nella gestione della cosa pubblica". In esecuzione della sentenza del Tribunale Amministrativo di Reggio Calabria n. 502 del 18.07.2012, l'indizione dell'assemblea pubblica è stata disposta per effetto del combinato disposto dell'articolo 20 dello Statuto comunale e dell'articolo 38 del Regolamento recante disposizioni per l'attuazione degli Istituti di partecipazione popolari previsti dal titolo II del predetto Statuto, Le modalità di intervento all'Assemblea pubblica saranno rese note entro il prossimo 28 dicembre 2012, con pubblicazione sul sito web dell'Amministrazione Comunale (www.reggiocal.it |
Iscriviti a:
Post (Atom)