venerdì 22 ottobre 2021

Nota stampa 22 ottobre 2021

A seguito della pubblicazione a cura dell'Istituto Superiore  Sanita in data 21 ottobre 2021 con il quale si rendeva noto che il vero numero dei morti per covid non è degli oltre 135. 000 soggetti per come narrato fino ad oggi, ma soltanto 3783 si propone formale denuncia alle autorità competenti per le seguenti ipotesi di reato:
Procurato allarme
Sequestro di persona
Terrorismo
Vilipendio
Tradimento della Costituzione italiana
Colpo di stato
E tutte le altre ipotesi di reato che l'autorità giudiziaria individuerà. 
Chi volesse Aderire a tale iniziativa non deve fare altro che inviare una mail al seguente indirizzo: riconquistasociale@gmail.com

Il presidebte pro tempore Marco Lucisani

venerdì 20 agosto 2021

(In)-Formazione è Libertà: la nuova rete dei cittadini consapevoli

 


Introduzione

Buongiorno e benvenuti a questo importante evento, a questa conferenza operativa rivolta a tutti i cittadini consapevoli dell’attuale situazione sociale che sta intervenendo sempre più pesantemente, nella coercizione dei nostri diritti fondamentali.

In tale occasione avremo modo di esaminare i nuovi divieti, i nuovi condizionamenti delle libertà imposti dal governo, imposti nel nome di quella che ormai appare essere una perenne pandemia, sul cui presupposto sono stati varati prima i DPCM poi i DL che di fatto limitano sempre più i diritti costituzionali della popolazione italiana.

Il tema di questo incontro, la parola chiave se così vogliamo definirla, sarà “OPERATIVITA’” intesa come l’efficacia delle informazioni che verranno in questa sede rese dai nostri relatori, al fine di porre in essere un’efficace tutela dei nostri diritti. In pratica, cercheremo di comprendere insieme quali siano alcuni dei comportamenti più appropriati da tenere di fronte a situazioni di limitazione o condizionamento, senza giustificato motivo, la dignità, della libertà, ma soprattutto il diritto di ognuno di noi.

L’altro aspetto, non meno importante, che verrà affrontato in questa sede, sarà quello relativo alle cure domiciliari ed ai comportamenti consigliati e sconsigliati da tenere.

Sentiti i relatori, che ringrazio fin da subito per aver accolto l’invito dell’Associazione RICONQUISTA SOCIALE ed essere qui tra noi oggi, l’incontro si concluderà con la proposta operativa rivolta a tutti gli intervenuti. Stiamo attraversando un periodo di forti cambiamenti sociali, voluti e non casuali. Credo proprio stia a noi decidere alla fine del cambiamento se saremo ancora liberi.


Che cosa è il Green Pass?

Il 14 giugno il parlamento europeo ha emanato un REGOLAMENTO (UE) 2021/953 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO per il rilascio, la verifica e l'accettazione di certificati interoperabili di vaccinazione, di test e di guarigione in relazione alla COVID-19 (certificato COVID digitale dell'UE) per agevolare la libera circolazione delle persone durante la pandemia di COVID-19.

Ma cosa prevede lo stesso Regolamento in ambito di “discriminazione”? Vediamo insieme alcuni punti.

(11) Il presente regolamento è inteso a facilitare l'applicazione dei principi di proporzionalità e di non discriminazione per quanto riguarda le restrizioni agli spostamenti durante la pandemia di COVID-19, perseguendo nel contempo un livello elevato di protezione della salute pubblica. Esso non dovrebbe essere inteso come un'agevolazione o un incentivo all'adozione di restrizioni alla libera circolazione o di restrizioni ad altri diritti fondamentali, in risposta alla pandemia di COVID-19.

(14) Il presente regolamento è inteso a facilitare l'applicazione dei principi di proporzionalità e di non discriminazione per quanto riguarda le restrizioni alla libera circolazione durante la pandemia di COVID-19, perseguendo nel contempo un livello elevato di protezione della salute pubblica.

(20) Il rilascio di certificati a norma del presente regolamento non dovrebbe dar luogo a una discriminazione sulla base del possesso di una categoria specifica di certificato.

(36) È necessario evitare la discriminazione diretta o indiretta di persone che non sono vaccinate, per esempio per motivi medici, perché non rientrano nel gruppo di destinatari per cui il vaccino anti COVID-19 è attualmente somministrato o consentito, come i bambini, o perché non hanno ancora avuto l'opportunità di essere vaccinate o hanno scelto di non essere vaccinate. Pertanto il possesso di un certificato di vaccinazione, o di un certificato di vaccinazione che attesti l'uso di uno specifico vaccino anti COVID-19, non dovrebbe costituire una condizione preliminare per l'esercizio del diritto di libera circolazione o per l'utilizzo di servizi di trasporto passeggeri transfrontalieri quali linee aeree, treni, pullman, traghetti o qualsiasi altro mezzo di trasporto. Inoltre, il presente regolamento non può essere interpretato nel senso che istituisce un diritto o un obbligo a essere vaccinati.


La rettifica dell’U.E.



(62) Il presente regolamento rispetta i diritti fondamentali e osserva i principi riconosciuti, in particolare, dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea («Carta»), tra cui il diritto al rispetto della vita privata e della vita familiare, il diritto alla protezione dei dati di carattere personale, il diritto all'uguaglianza davanti alla legge e alla non discriminazione, la libertà di movimento e il diritto a un ricorso effettivo. Nell'attuazione del presente regolamento gli Stati membri devono rispettare la Carta.

Concludo questa estesa introduzione leggendo quanto disposto nello stesso Regolamento.

Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.”

L'aspetto sanitario

Un altro aspetto sicuramente non meno importante è riferito all’aspetto sanitario della faccenda. Certi che nell’effettività ci troviamo sicuramente di fronte ad una problematica di ordine sanitario. Il dubbio è che la portata, la dimensione sia stata accresciuta da ingerenze delle grandi aziende del farmaco, visti ad esempio da protocolli sanitari adottati e chiaramente inadeguati, anche agli occhi di un profano, come ad esempio l’ormai famosa “tachipirina e vigile attesa”.

Vorrei invitare sul palco il dott. Salvatore TOTARO, che con i suoi 550 casi, tutti curati a domicilio e senza decessi, ha messo probabilmente in imbarazzo la narrativa ufficiale sul Covid-19 e soprattutto la direzione presa dal Governo in tema di vaccini e cure monoclonali sintetiche.

Vorrei invitarvi ad una riflessione: stiamo ormai parlando da oltre un anno e mezzo di restrizioni, sieri genici sperimentali, lockdown, zone rosse, gialle, arancioni, bianche. I mezzi di informazione di massa, confortati da compensi erogati con Decreto, che incentivano chi contribuisce alla narrativa Covid, non fanno altro che parlare h 24 di contagi, restrizioni, eccetera.

La domanda però resta aperta, come ne usciremo? Sicuramente non continuando ad avere timore, paura, a nasconderci, a vivere come se fossimo una minoranza sparuta.

Una proposta, quella dell’Associazione Riconquista Sociale, può essere di iniziare ad organizzarsi in gruppi territoriali, certamente con riferimenti legali e sanitari, ma composti unicamente da cittadini consapevoli. Dimostriamo unità e solidarietà, non tanto per una questione affettiva, ma perché l’umanità di fronte ad ogni minaccia, ha reagito da sempre facendo fronte comune. Creando gruppi sul territorio attraverso una rete solidale, possiamo divenire più forti. Possiamo soccorrere quanti di noi si troveranno in difficoltà proprio a causa di queste restrizioni che in modo illegittimo vanno ad incidere sui nostri diritti; possiamo mettere insieme una rete solidale, grazie allo sforzo comune dettato non più da una falsa quanto ipocrita umanità, ma dalla consapevolezza che se vogliamo risolvere i nostri problemi dobbiamo concorrere ad assistere il nostro prossimo, chi si trova nelle nostre stesse condizioni quindi. Ecco perché vi invito ad iscrivervi alla Newsletter di Riconquista Sociale, uno strumento di condivisione delle iniziative e delle informazioni utili.

Nel contempo invito tutti gli avvocati, medici e personale sanitario, compresi i nostri ospiti, ad offrire la propria disponibilità per la creazione di una rete a carattere regionale di medici ed avvocati, al fine di fornire un supporto concreto sul territorio e, nel contempo, invito tutti ad opporsi a qualsiasi atto illecito di coercizione dei nostri diritti, non importa da chi venga posto in essere. Denunciamo, segnaliamo e condividiamo tali situazioni e soprattutto facciamo gruppo, facciamo rete.

Informazione di regime

Uno degli strumenti di condizionamento sociale, senza il quale sarebbe stato pressocchè impossibile portarci in questa situazione è certamente stata l’informazione ufficiale. Stampa e TV hanno dato infatti ampia enfasi alle narrazioni sistemiche e chi non era d’accordo su tale narrativa, a prescindere dalla validità degli argomenti, dalla lucidità delle considerazioni fatte, veniva additato come complottista, negazionista, terrapiattista, ecc… ne sa qualcosa Francesco Maria TOSCANO, giornalista, scrittore, presidente di Ancora Italia e fondatore di Visione TV, il canale Youtube di libera informazione e opinione più volte “attenzionato” dalla famosa piattaforma social. Benvenuto presidente TOSCANO.

Conclusioni

Facciamo RETE per organizzarci efficacemente sul territorio per creare una resistenza civica al fine di rispettare e far rispettare la Legge e creare i presupposti affinché le generazioni future, i nostri figli, abbiano la possibilità di godere di un mondo socialmente rispettoso dei diritti fondamentali. A tale proposito vorrei invitare su questo palco uno degli membro delle future generazioni che credo proprio abbia qualcosa da dirci. Rinnovo quindi l’invito ad iscriversi alla newsletter di Riconquista Sociale per rimanere aggiornati e contribuire alla costituzione della rete sociale a tutela dei nostri diritti.

Marco Lucisani Presidente pro-tempore




mercoledì 14 aprile 2021

Covid 19 e obbligo vaccinale

AVVERTENZA: Questo post viene aggiornato ogni qual volta vi saranno nuovi elementi utili al fine di trattare l'argomento in modo esaustivo. Pertanto è consigliabile rivisitare questa pagina nel tempo per prendere visione dei nuovi aggiornamenti. Gli articoli qui riportati sono una sorta di rassegna stampa, per richieste sulle iniziative a supporto scrivere a: riconquistasociale@gmail.co

17 aprile 2021

17 aprile 2021 

Cunicato da parte dell' avv. Beniamino ESPOSITO

<<Lo studio Legale Esposito & Partner's e qui presidente dello Sportello dei diritti del cittadino , AVV.Beniamino ESPOSITO ( avvespositobeniamino@katamail.com-3387222292 Marano di Napoli) 

                     dichiara 

che non è questione di No-Vax, terrapiattismo o rapporti con civiltà aliene: si tratta, molto più banalmente, di comprendere quale sia il confine di ciò che il potere politico può o non può fare e sulla base di quali risultanze scientifiche nell'ambito del nostro sistema costituzionale. 

E il fatto che la grande maggioranza della popolazione approvi la misura, se addotta come motivazione per sostenere politicamente e giuridicamente la bontà della norma, dovrebbe avere un'eco decisamente sinistra: le ragioni del costituzionalismo, come ben noto, stanno proprio nel porre dei limiti al potere della maggioranza.

Lo studio Legale Esposito & Partner's e qui presidente dello Sportello dei diritti del cittadino , AVV.Beniamino ESPOSITO ( avvespositobeniamino@katamail.com-3387222292 Marano di Napoli). 

Un'ultima considerazione finale sul tema del consenso informato.

Si fa fatica ad immaginare una categoria più attrezzata dei medici a valutare se il trattamento sanitario che gli viene proposto sia adeguato e, dunque, ad esprimere un effettivo consenso informato. Pertanto ci sono sicuro delle attività in diffida preliminare e stragiudiziale e a seguire probabilmente azioni specifiche giudiziali , nella fase preliminare il costo sarà gestibile nei limiti dei 350€ ( studio del caso , comunicazioni telefoniche con ente e cliente , attività di diffida,ecc...) Per il prosieguo si valuteranno caso per caso fattispecie e casistiche. 

Dovrebbe sorgere una forte preoccupazione, almeno in coloro che ritengono lo strumento del consenso informato un elemento essenziale di civiltà giuridica e medica, già nel vedere che invece che esso viene estorto proprio a coloro che  dovrebbero avere le competenze per farsi un'idea tecnicamente e scientificamente corretta della questione.

Avv Beniamino ESPOSITO


14 aprile 2021

Alcune riflessioni sul Decreto Legge n.44/2021 e l'obbligo di vaccinazione

  1. Non si tratta di un'obbligatorietà assoluta, ma definibile giuridicamente come "precetto", pertanto subordinato alla scelta da parte del soggetto. In definitiva, chi non ottempera a tale obbligo è soggettto a sanzioni quali il demansionamento o la sospensione. Chiaramente prima di arrivare a ciò vi sono una serie di passaggi, un percorso, un iter procedurale. 
  2. Anche questo DL, come ogni altro, deve essere convertito in legge successivamente ai 60 giorni, cosa tutt'altro che scontata viste le reazioni, a parere di chi scrive più che giuste, delle fasce lavoratrici coinvolte. 
  3. Importante è non cadere dietro minacce più o meno velate a rinunciare al proprio sacro santo diritto alla libera e consapevole scelta.  
  4. Secondo il Decreto, la vaccinazione può essere omessa o differita se la persona presenta determinate patologie certificate da parte del medico di base. Indicativamente persone affette da malattie auto immuni non "dovrebbero" essere sottoposte a vaccino, anzi ne dovrebbe essere sconsigliata. Cosa che non accade spesso. 
  5. Il medico di base ha compito di certificare quanto richiesto dal paziente, se si rifiuta di certificare una situazione medica, incorre nel reato di omissione in atti d'ufficio o, peggio ancora, rifiuto.  
  6. Il datore di Lavoro non ha diritto di conoscere se il dipendente si sia sottoposto a vaccinazione o meno.  
  7. Nel caso di mancata conversione del DL come sarà possibile giustificare le costrizioni alle quali il personale sanitario (per ora) è stato sottoposto?

lunedì 5 aprile 2021

"Vaccinati e contagiosi"

Anche l'Istituto Zooprofilattico di Brescia, certifica che i vaccini non proteggono dal virus, anzi da vaccinati, medici e sanitari, infettano interi reparti in ospedale. 
Quindi perché imporre l'obbligo della vaccinazione a sanitari e medici se è acclarato che i vaccini contagiano il prossimo?





vaccinazione obbligatoria e art 32 della Costituzione

"NON C' È PEGGIOR DITTATURA DI UNA FALSA DEMOCRAZIA!"( Mohamed Fedi Bene Saadi ).

La domanda che mi pongo è? È lecito isolare UN SOLO  RISCHIO collettivo, per modo che, in nome della tutela di quel rischio , si facciano sbiadire e si mettano a maggior  repentaglio  tutti gli altri rischi (  altre malattie non curate, disoccupazione, depressione, suicidi, analfabetismo etc..)   si violi ripetutamente la COSTITUZIONE in tutti i sui capisaldi concernenti i diritti fondamentali  e, in buona sostanza,  si traghetti  una DEMOCRAZIA verso una DITTATURA, che prende a calci tutte le conquiste fatte attraverso secoli di storia? 
La risposta , per quanto mi riguardi , è NO , trattasi di una PSEUDOLOGICA che si atteggia a grave insulto per l'ordinaria intelligenza, perché se lo stesso criterio dovesse utilizzarsi per qualsivoglia rischio per la salute, un domani, sarebbe giustificabile vietare l'auto per evitare incidenti o i rapporti sessuali per evitare il contagio da epatite C, eppure, è sufficiente che i Media prezzolati ripetano le loro litanie 'covidiane' , non senza l'ausilio di molti corrotti in varie categorie, che il popolo ripeta ipnotizzato il mantra " Covid, Vaccino, Covid, Positivi"😳, genuflettendosi acriticamente ad ogni diktat. Per chi riesce ad avere una visione dall'alto della situazione  il quadro è davvero inquietante.Ebbene, laddove credevo avessimo raggiunto l'acme della deriva autoritaria, apprendo che il 31 marzo u.s. il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto Legge n. 44/2021 il quale, tra le altre cose  : " introduce disposizioni volte ad assicurare l'assolvimento dell'OBBLIGO VACCINALE da parte del personale medico e sanitario , prevedendo una dettagliata procedura per la sua operatività e adeguate misure in caso di inottemperanza ( assegnazione diverse mansioni ovvero sospensione della retribuzione)😳; esclude la responsabilità del personale medico e sanitario incaricato della somministrazione del vaccino anti Sars Cov- 2, per i delitti di OMICIDIO COLPOSO e di lesioni personali colpose  commessi nel periodo emergenziale , allorché le vaccinazioni siano effettuate in conformità alle indicazioni contenute nel provvedimento di autorizzazione all'immissione in commercio e alle circolari pubblicate sul sito istituzionale del Ministero della Salute"😳( www.governo.it). 
OBBLIGO VACCINALE  per questo vaccino da un canto e SCUDO PENALE ex ante dall'altro  non paiono esattamente essere  conformi alla Costituzione,vediamo perché. Premetto che il nostro ( grazie al cielo e non so ancora per quanto) è un sistema giuridico di 'CIVIL LAW 'di derivazione dal diritto Romano  che, a differenza di quelli anglosassoni di ' COMMON LAW ', conferisce il primato alla Legge scritta e, in primis , alla Costituzione, a cui la Giurisprudenza deve attenersi, essendo precluse sentenze innovative, che potranno essere solo interpretative della legge. Ciò detto, l'art 32 della nostra Carta Fondamentale  concerne il DIRITTO ALLA SALUTE , tutelato come " diritto fondamentale dell'individuo e interesse della collettività " e qui si stabilisce che " nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge .La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana" .
Da quanto detto risulta che  : A) assume primo piano il DIRITTO INDIVIDUALE  FONDAMENTALE alla salute , nella sua massima estensione come diritto alla vita, che è poziore rispetto all'INTERESSE COLLETTIVO e, dunque, non è permesso il sacrificio della salute individuale, qualificata come diritto fondamentale, a vantaggio del generico interesse colettivo;  B) In linea generale NESSUNO può essere obbligato ad un trattamento sanitario,lo può essere  solo in forza di una LEGGE , ma a condizione  che la stessa non violi i limiti " imposti dal rispetto della persona umana" , il che certamente comporta  il rispetto del diritto alla  vita e ad  una vita dignitosa, dovendo dunque la legge ,che impone il trattamento sanitario motivare non solo la necessità della sua adozione e che non sacrifichi il diritto individuale alla salute,  ma anche che la stessa legge  sia idonea a  preservare la vita umana e la sua dignità.
Caliamo  ora il caso considerato nell'art 32,  si intende imporre per legge un 'trattamento sanitario obbligatorio' ( a carico del personale sanitario)  che non solo pone a rischio ed è disposto a sacrificare il DIRITTO alla salute in toto  dell'individuo  a tutela dell'INTERESSE della collettività (il che non è consentito), ma lo fa mettendo a repentaglio il 'rispetto della persona umana', cioè la stessa vita dell' individuo, atteso che trattasi di vaccino autorizzato , benché ancora  SPERIMENTALE , cioè che, ad oggi,  non rispetta i normali tempi di una sperimentazione la quale , perché sia  garantita una totale sicurezza, puo' comportare  10 anni di durata ( www.humanitas.it) , certamente, non un anno  o pochi mesi, come nel caso del vaccino anti Covid 19. 
 A ciò si aggiunga che, attualmente, non è escluso affatto che detto vaccino possa comportare rischi anche gravi per la salute individuale, ciò si ricava non solo dalle circa 10 PAGINE😓 di "consenso informato" che l'utente deve sottoscrivere, assumendosi ogni responsabilità, ma anche dalla circostanza che, al di là delle ricorrenti cronache allarmanti circa le reazioni collaterali taciute dai media Mainstream, è la stessa AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) ad ammettere nelle sue FAQ che effetti avversi gravi possano verificarsi :
 " 9) ..No, le persone  con una storia di reazioni GRAVI allergiche e non, alla prima dose, non devono sottoporsi alla seconda dose.." (www.aifa.gov.it).
In definitiva, con il DL n 44/21 si impone un obbligo vaccinale a certe categorie, limitando il diritto all'autodeterminazione, mettendo a repentaglio il DIRITTO dell'individuo alla salute, per tutelare l'INTERESSE collettivo ( Minus quam rispetto al diritto alla salute del singolo ) ,  senza che sia garantito il "rispetto della persona", come sancito dall' art 32, atteso che il vaccino non ha superato i normali tempi di SPERIMENTAZIONE ed è ammesso dall'AIFA che possa comportare effetti collaterali anche GRAVI. 
L'obbligo vaccinale, in  definìtiva, nel caso considerato, non pare ossequioso dell'art 32 della Costituzione, che non potrà essere forzato dal dictum del Giudice oltre i suoi naturali confini .
D'altro canto, il presente obbligo vaccinale non pare rispettoso nemmeno del diritto consuetudinario internazionale, recepito nel nostro Ordinamento ex art 10 della Costituzione, atteso che risulta contrastare con il CODICE di NORIMBERGA, i cui precetti salienti sono stati recepiti nella 'Dichiarazione Universale dei diritti dell'uomo' del 1948, nella 'Dichiarazione di Ginevra' e nella 'Dichiarazione di Helsinky'. Il Codice di Norimberga, nello specifico, è un codice etico, nato dalla Sentenza resa nel celebre 'Processo di Norimberga' in cui nel 1947 furono giudicati i gerarchi NAZISTI , anche per sperimentazione illegittima di farmaci sull' essere umano 😡. Il predetto codice traccia una linea di confine tra la TORTURA e la legittima SPERIMENTAZIONE, stabilendo, tra i vari principi : 
"1) consenso informato...5)..non si deve eseguire la sperimentazione se a priori si è a conoscenza che tale sperimentazione possa causare danni o morte; 6) Il grado di rischio da correre non dovrà superare quello dei vantaggi ...; 8) il fatto che l'accusato abbia agito in ossequio all' ordine del suo Governo o di un superiore non lo esime da responsabilità , ma può essere preso in considerazione come circostanza attenuante". Ecco, quest'ultimo punto 8) pone il Codice di Norimberga non solo in contrasto con l'obbligo vaccinale per vaccino sperimentale non esente da rischi anche gravi, ma anche con lo SCUDO PENALE previsto dal DL 44/21 per il personale sanitario che esegua il vaccino, né l'esimente prevista dall' art 51 Codice Penale (adempimento di un dovere..) può essere invocata dalla legge ex ante e solo per talune categorie, senza incorrere in violazione dell'art 3 della Costituzione ( principio di uguaglianza ), in aderenza al quale dovrebbe essere il Giudice , ex post e di volta in volta , a valutarne la sussistenza, non una legge ex ante e rispetto a talune categorie , qui trattasi di scudo per " omicidio colposo", non di esimente specifica ex art 68 Costituzione, che esclude che i Parlamentari possano  essere incriminati per ' pareri espressi' , in'aderenza alla possibilità prevista dall' art 3 codice penale, comunque  in questo caso prevale  la fonte Costituzionale ex art 32, a mente del quale il diritto alla salute è un diritto FONDAMENTALE, non vedo come taluni possa essere esonerati da responsabilità, ex ante, ove dovessero lederlo. Aggiungo che la violazione di legge  dello scudo penale  pare configurarsi anche in relazione allo stesso art 51 cp, a mente del quale ( tranne che se la legge non lo consenta ) , l'inferiore può sempre sindacare l'ORDINE ILLEGITTIMO,  quale potrebbe essere considerato  quello di eseguire un vaccino che , non sono non rispetta i normali tempi di sperimentazione, ma è messo in conto  dalla stessa AIFA che   potrebbe comportare effetti avversi anche  gravi, senza poi in questa sede entrare nel merito del suo peculiare carattere genico, argomentato in senso critico da vari scienziati .
Vero è che un obbligo in relazione ad un vaccino sperimentale, che può sacrificare in modo grave il diritto alla salute se non la vita stessa, non pare essere conforme a DEMOCRAZIA, specialmente in presenza di un virus oggi curabile a domicilio, tranne casi estremi percentualmente bassii  e con il 95 per cento di asintomatici.
Concludendo, ove il lockdawn da oltre un anno, il coprifuoco, con tutto cio' che comportano, incluso il tramonto delle piccole /medie partite IVA in favore delle lobbies e, oggi, anche un  obbligo vaccinale sperimentale come quello di cui trattasi  non fossero sufficienti a farci comprendere che in nome di una tutela sanitaria si sta  stracciando la Costituzione, baluardo sacro della Democrazia, allora in questo caso inutilmente le truppe angloamericane ci liberarono dalla morsa dittatoriale  e infernale del  NaziFascismo, non essendo il nostro un popolo in grado , perlomeno, di conservare quanto è stato allo stesso  garantito da forze militari esterne, né si può ritenere degno un popolo che si accontenti di una Democrazia solo sulla Carta, ma ormai largamente elusa , poiché così come è SEMPRE preferibile un vero nemico ad un falso amico :

Emanuela Galati

domenica 4 aprile 2021

La Pasqua simbolo della vittoria del bene sul male

La Pasqua è una delle festività più importanti del Cristianesimo poiché celebra la resurrezione di Cristo, vale a dire la vittoria della giustizia, del bene, soprattutto della Verità che risorge dalla morte sconfiggendo il male e la menzogna. Un simbolo, un ideale da tenere sempre presente, soprattutto nei momenti più cupi della storia umana, poiché illumina di speranza il cammino di ogni persona onesta. La Pasqua rappresenta quindi la vittoria sulla morte, la speranza che infonde fiducia in ogni epoca, ma soprattutto in tempo di regime, affinché nel ricordo di chi per il bene della verità e della Vita non risparmiò la propria vincendo così il male, il Suo sacrificio venga emulato da noi tutti, quindi è un esempio per tutti noi. Buona Pasqua.

domenica 28 marzo 2021

Covid 19 - Ufficialmente è l'influenza.

"Ho un dottorato in virologia e immunologia. Sono uno scienziato di laboratorio clinico e ho testato 1500 campioni "presunti" positivi di Covid 19 raccolti qui nella California del Sud. Quando il mio team di laboratorio e io abbiamo eseguito i test attraverso i postulati di Koch e l'osservazione al SEM (microscopio elettronico a scansione), non abbiamo trovato alcun Covid in nessuno dei 1500 campioni. Quello che abbiamo scoperto è che tutti i 1500 campioni erano principalmente influenza A e alcuni erano influenza B, ma non un singolo caso di Covid e non abbiamo utilizzato il B.S. Test PCR. Abbiamo quindi inviato il resto dei campioni a Stanford, Cornell e ad alcuni laboratori dell'Università della California e hanno trovato gli stessi risultati che abbiamo trovato noi, NESSUN COVID. Hanno trovato l'influenza A e B. Tutti noi abbiamo quindi parlato con il CDC e chiesto campioni vitali di COVID, che il CDC ha detto di non poter fornire in quanto non avevano campioni. "Siamo ora giunti alla conclusione definitiva attraverso tutta la nostra ricerca e il lavoro di laboratorio, che il COVID 19 era immaginario e fittizio. L'influenza si chiamava Covid e la maggior parte dei 225.000 morti erano morti a causa di comorbilità come malattie cardiache, cancro, diabete, enfisema ecc. E poi hanno avuto l'influenza che ha indebolito ulteriormente il loro sistema immunitario e sono morti. Devo ancora trovare un singolo campione valido di Covid 19 con cui lavorare. "Noi delle 7 università che hanno eseguito i test di laboratorio su questi 1500 campioni ora stiamo facendo causa al CDC per frode Covid 19. il CDC deve ancora inviarci un singolo campione valido, isolato e purificato di Covid 19. Se non possono o non vogliono inviarci un campione valido, dico che non c'è Covid 19, è fittizio. I quattro documenti di ricerca che descrivono gli estratti genomici del virus Covid 19 non sono mai riusciti a isolare e purificare i campioni. Tutti e quattro gli articoli scritti su Covid 19 descrivono solo piccoli frammenti di RNA che erano lunghi solo da 37 a 40 paia di basi, il che NON È UN VIRUS. Un genoma virale è tipicamente compreso tra 30.000 e 40.000 coppie di basi. Con tutto ciò che si suppone Covid sia ovunque, come mai nessuno in nessun laboratorio al mondo ha mai isolato e purificato questo virus nella sua interezza? Questo perché non hanno mai veramente trovato il virus, tutto ciò che hanno trovato sono stati piccoli pezzi di RNA che comunque non sono mai stati identificati come virus. "Quindi quello con cui abbiamo a che fare è solo un altro ceppo influenzale come ogni anno, COVID 19 non esiste ed è fittizio. Credo che la Cina ei globalisti abbiano orchestrato questa bufala COVID (l'influenza mascherata da un nuovo virus) per introdurre la tirannia globale e uno stato di sorveglianza totalitaria della polizia mondiale, e questo complotto includeva una massiccia frode elettorale ". https://www.youtube.com/watch?app=desktop&v=NHqSVmQQdh0 

sabato 27 marzo 2021

Quaresimale

Si sa: la quaresima è periodo di penitenza. Sarà per questo che gran parte dell'Italia è stata collocata
in "zona rossa"? 
I riti sono così: bisogna praticarli a prescindere. Piove? La processione si fa lo stesso. Si muore di fame? L'agnello sacrificale va sacrificato ugualmente, magari gli dèi s'inteneriscono, ad ogni modo non si inquietano di più.
Da un anno e più siamo sottoposti a provvedimenti più o meno restrittivi. In ogni caso sono state alterate le forme normali della vita quotidiana e dei rapporti tra le persone. Il conto delle perdite economiche è ancora aperto e rimarrà sulle spalle dei più giovani per molti anni, forse decenni, sotto forma di debito pubblico. Il conto delle vite umane ci dice 96.000 morti "per covid" in Italia da inizio pandemia (fino al 1° marzo, fonte Istituto Superiore di Sanità). Anche questo è un conto aperto che però non verrà mai chiuso, perché non si possono contare le morti indirettamente provocate dall'emergenza sanitaria. Infine c'è un conto che nessuno potrà mai nemmeno tentare e che riguarda i danni immateriali provocati assai più dalla "guerra" contro il covid, che dall'inconsapevole virus.
Eppure di quest'ultimo conto c'è solo una flebile traccia, e puramente retorica, nelle motivazioni politiche dei provvedimenti anti-covid. È il conto degli anni di scuola rubati ai nostri ragazzi: oltre 8 milioni e mezzo di anni di vita scolastica sottratti, uno per studente; e non è finita, e non conteggiamo gli universitari. È il conto delle preoccupazioni dei genitori che hanno difficoltà a gestire i figli mentre lavorano, che hanno perso il lavoro, che lo perderanno quando terminerà il blocco dei licenziamenti, che dovranno trovare i soldi per riprendere a pagare il mutuo della casa. È il conto degli anni di esperienza, di conoscenze, di occasioni perse da tutti i giovani che sarebbero all'inizio dei loro percorsi lavorativi, se ci fosse lavoro, se ci fossero occasioni di mettersi in gioco.
Ma qui i giochi sono chiusi e di certo non li ha chiusi il virus, dal momento che siamo (quasi) tutti vivi.
La politica ha la responsabilità di fare i conti che non si possono fare coi numeri. Non può affidarsi ad un "algoritmo" (così chiamano i 21 parametri che ci hanno spedito "automaticamente" in zona rossa). Altrimenti il politico è un automa, non un ministro né un capo di governo.
Del resto i politici sono figli del loro tempo, e di certo non i migliori. E questa è un'epoca salutista, che inoltre si affida a quella scienza che le promette di dispensarle il "paradiso della tecnica" (come diceva il filosofo Emanuele Severino), cioè la soluzione di ogni problema e una vita la più lunga possibile. Quella "scienza" che è la divinità nascosta dentro i sempre nuovi apparati tecnologici, il nostro "oppio dei popoli". Potrà mai il politico rinnegare gli dèi della sua epoca? deludere i fedeli delle moderne credenze? quelli che poi lo dovrebbero votare? non deve dispensare "salute" e "sicurezza" per venir considerato il sacerdote di quegli dèi?
Ma l'epidemia di covid-19 ha messo il mondo moderno di fronte alla possibilità che i suoi dèi siano "falsi e bugiardi". Perciò bisogna combattere questo nemico invisibile con una guerra totale, di annientamento. La città e i suoi santuari sono assediati dal virus, occorre sbarrare le porte, erigere mura, fare sacrifici – inscenando e rievocando l'oscena processione di camion che portano via cadaveri da smaltire, non persone da consegnare umanamente alla morte.
Non importa quanti siano i contagiati, le percentuali (bassissime) dei sintomatici e quelle ancor più basse dei ricoverati o dei morti. Questo virus non doveva esistere e deve sparire. E bisogna scovarlo anche in chi non ne risente per nulla. O tenerlo fuori dai confini di tutti i nostri sacri corpi.
Altrimenti che senso avrebbe la chimerica vaccinazione totale della popolazione?
Non sono contrario ai vaccini (se non mi fanno morire). Ma non mi pare un'idea di buon senso vaccinare chi, colpito dal virus, non ne risentirebbe di più che di una lieve influenza (i "pauci-sintomatici"). E non parliamo del grado di protezione "meglio-che-niente".
Vacciniamo chi ne ha bisogno: il personale sanitario (fatto), gli anziani, le persone con patologie che le pongono in una situazione di rischio effettivo. E anche tutti quelli che hanno bisogno di un placebo Noi altri, i nostri ragazzi e i giovani, fateci vivere da uomini, non come polli di un allevamento
antibiotico. 

Andrea Brocchieri, docente di storia e filosofia

giovedì 25 marzo 2021

Scuole riaperte dal Tar, grazie all’ennesimo sacrificio economico di poche famiglie consapevoli

Lettera aperta allo studente di Catanzaro Nicolò Paradiso autore della lettera pubblicata su "La Nuova Calabria".


Caro Nicolò Paradiso, o chi per te, dal tenore della tua lettera che, partendo da una serie di criticità note da generazioni, soprattutto qui in Calabria, arriva alla domanda rivolta a quei genitori che hanno fatto ricorso al TAR per mantenere la scuola aperta, nonostante le solite ataviche criticità.

La scuola è un'istituzione millenaria che nasce con la precisa finalità di costruire i cittadini di domani, partendo dalle generazioni più giovani, accompagnandoli in un percorso di crescita che forma l'individuo attraverso l'insegnamento e cosa fondamentale la socialità. I principi della scuola dovrebbero (il condizionale è dovuto) insegnare l'importanza dell'aggregazione sociale che è fondamento umano. In pratica siamo esseri sociali, ciò significa che isolarsi per un individuo significa disadattarsi alla socialità, significa sviluppare una serie di patologie psichiatriche tipiche di chi soffre di forme autistiche del comportamento. Sotto questo aspetto, palliativi come la Didattica A Distanza, non possono per forza di cose rappresentare una valida alternativa alla scuola in presenza. Siamo esseri sociali, è la nostra natura, pertanto l'isolamento porta a conseguenze negative nel comportamento. Paura, timore, insicurezza, disadattamento sono soltanto le prime manifestazioni, i primi sintomi di un disadattamento sociale e basta parlare con chi è competente per sapere che tali stati d'animo sono spesso soltanto l'anticamera di patologie comportamentali ben più gravi. La scuola è aggregazione proprio per educare la nostra mente, i nostri comportamenti.

Tu elenchi nella tua lettera una serie di problemi che, virus o no, sono stati sempre presenti, purtroppo, e relativamente ai quali nessuno è stato capace di risolvere (ammesso che qualcuno ci abbia provato seriamente). Questi problemi strutturali erano certamente presenti anche nel '57 quando abbiamo avuto l'influenza asiatica che portò ad un milione di morti nel mondo, e poco dopo nel '68 con l'influenza di Hong Kong, altro milione di morti nel mondo e neppure con l'HIV che dal 1981 ad oggi avrebbe sterminato 25 milioni di persone. Ma la scuola, con le debite precauzioni, rimase aperta, nonostante tutti i problemi che la mia generazione e quelle precedenti la tua, ben conosciamo. Oggi indichiamo la scuola come fosse ricettacolo di malattie e infezioni, dimenticando che questa istituzione, che ha visto la luce grazie al sacrificio secolare di tanti consapevoli uomini, è nata per consentire a tutti di avere accesso all'istruzione che prevede anche l'aggregazione sociale per i motivi che ti ho detto prima. Rinunciare alla socialità è una privazione inaccettabile, significa arrendersi all'autismo, rassegnarsi ad una aberrazione sociale destinata a divenire regola nel nome di un'emergenza perenne, che porterà i suoi frutti a cominciare da voi, nuove generazioni, che piuttosto di rassegnarvi a vivere relegati dentro quattro mura, accontentandovi di vedere i vostri amici e compagni attraverso un monitor, surrogato della vera socialità, avete il diritto inalienabile perché divino, di vivere secondo la natura umana e non piegarvi a chi vuole destinarvi ad un mondo grigio, sbandierando lo spauracchio del terrore della morte. Anche se sei giovane vorrei considerassi questa domanda: a che serve aver paura di morire se ciò significa privarsi della libertà di vivere? Concludo dicendoti che proprio perché questi genitori tengono ai propri figli, hanno messo mano al portafogli e sborsato soldi affinché questo diritto, guadagnato con sangue e sacrificio, possa ancora e nonostante tutto essere garantito a tutti voi. Ti auguro ogni bene e la possibilità di crescere nella pienezza di una libertà, che appare sempre più limitata e nella reale consapevolezza, costantemente minacciata da collaborazionisti di un progressivo regime.

sabato 20 febbraio 2021

Elettrocoltura come Alternativa?

L’elettrocoltura: una tecnica nota da almeno due secoli, accantonata con l’avvento del consumismo alimentare, rappresenta una valida Alternativa biologica al cibo industriale per qualità, quantità e sicurezza. Ne abbiamo parlato con un esperto in materia: Andrea Donnoli.

L’elettrocoltura può essere definita come l’applicazione di principi elettromagnetici nell’agricoltura, allo scopo di migliorare la qualità e la produzione di ortaggi.
Pur essendo oggi poco nota al grande pubblico, l’elettrocoltura era una tecnica comune a partire dal 1800 e fino ai primi anni del dopoguerra, quando le prime multinazionali dell’industria alimentare, approfittando di un paese devastato dal II° conflitto mondiale, si avventarono con le loro “tecniche innovative” di produzione, orientando l’economia agricola verso una concezione affaristica dell’agricoltura a scapito della qualità dei prodotti e quindi della salute del consumatore.

Elettrocoltura nei secoli
Esistono attualmente testi riportanti molte testimonianze documentate. Ad esempio, già nel 1927, Justin Christofleau, pioniere dell’elettrocoltura, descriveva le tecniche per la fertilizzazione dei terreni attraverso le correnti elettromagnetiche terrestri e atmosferiche.

Elettrocoltura in Italia - per gentile concessione di Andrea Donnoli
Elettrocoltura in Italia - per gentile concessione di Andrea Donnoli


Elettrocoltura nel mondo - per gentile concessione di Andrea Donnoli


L'ospite della puntata: Andrea Donnoli
Libero ricercatore, appassionato di Permacultura, inizia il suo percorso circa trent’anni or sono e realizza una Food Forest popolata da Frutti Antichi con una estensione di 300 metri quadrati nel territorio urbano di Bologna. Attualmente sviluppa tecniche di coltivazione sugli Appennini bolognesi, ad una altitudine di circa 935 metri.


Con Andrea abbiamo parlato di Elettrocoltura e del perchè può cambiare davvero la nostra vita in meglio. Secondo quanto abbiamo potuto apprendere questa tecnica, naturale al 100% consente di aumentare in modo letteralmente spropositato la produzione ortofrutticola, con riduzione di qualsiasi trattamento chimico fino alla sua eliminazione; ciò significa zero fertilizzanti con conseguente risparmio economico e in termini di salute, una minore assunzione di composti chimici nonché un maggiore rispetto per l'ambiente. Ma non è tutto. Questa tecnica consente una rigenerazione del terreno coltivato in tempi estremamente rapidi, attraverso un processo depurativo operato anche dall’assenza di introduzione di composti chimici, questi ultimi notoriamente cancerogeni, mentre,  sotto il profilo qualitativo, i prodotti possiedono un indiscusso fattore nutrizionale superiore rispetto ai prodotti industriali o comunque trattati con componenti chimici.

Qui la puntata integrale.
  


Riconquista Sociale è una libera associazione apartitica e senza fini di lucro formata da cittadini impegnati nell'analisi delle problematiche ad impatto sociale al fine di proporre soluzioni concrete mediante condivisione e aggregazione sociale. 
Per partecipare attivamente alle iniziative di questa associazione compila il form che trovi CLICCANDO QUI
Per rimanere aggiornati sulle iniziative puoi scegliere alternativamente di:

Da un anno Riconquista Sociale aderisce al “Progetto AlternativA”, un Gruppo di studio e ricerca, composto da studiosi e appassionati, centrato sulla crescita interiore, che si pone l’obiettivo di condividere gli argomenti trattati al fine di operare sul cambiamento e l’uscita fuori dal sistema.
Il gruppo opera in merito da una pluralità di materie al fine di individuare, attraverso un libero confronto, soluzioni utili ed efficaci per una serena uscita dall’attuale sistema.

mercoledì 13 gennaio 2021

Denuncia Querela nei confronti del Governo per privazione della libertà e usurpazione di potere politico

Lunedì 11 gennaio 2021, è stata notificata, presso la Procura della Repubblica di Reggio Calabria, la denuncia - querela redatta dall'avv. Marco MORI. 


Tra i motivi di tale scelta, oltremodo ponderata, sono compresi i seguenti:
1. Si è dichiarato uno stato di emergenza, per ciò che secondo l’OMS può essere considerata pandemia, sulla base del Codice della protezione civile, il Decreto Legge 1/2018, successivamente convertito in legge. In detta norma, non viene fatto alcun riferimento a situazioni di rischio sanitario ne derivanti da agenti sanitari.
2. Nel nostro ordinamento costituzionale sono previsti quei casi in cui il governo può attribuirsi poteri che, come in questo caso, vanno oltre le normali funzioni. Al di là di tali previsioni di legge, è chiaro che l’attribuzione arbitraria di poteri non consentiti rappresenti un atto illecito;
3. Escluse le eccezioni anzidette di attribuzione di potere al Governo previsti dalla legge, vi è divieto assoluto al Governo di emanare decreti aventi forza di legge. La violazione di tale previsione normativa integra il delitto di usurpazione del potere politico;
4. I provvedimenti adottati nei famosi DPCM hanno inciso e incidono in modo restrittivo sui diritti fondamentali e costituzionalmente tutelati. Tali DPCM sono stati emanati in modo talmente rapido da renderne impossibile l’impugnazione di fronte al TAR e quindi inibisce l'esercizio di tale diritto;
5. Si è usato il DPCM in modo tale da aggirare i divieti costituzionali, per esempio il vaglio della Corte Costituzionale.
Inoltre, dagli attuali dati ufficiali relativi all'attuale epidemia si può tranquillamente considerare che: le misure adottate dal Governo, suggerite dai tecnici del CTS, dall’Istituto Superiore di Sanità, dell’AIFA nonché da tutta questa pletora di tecnici, medici, virologi, esperti, zanzarologi, non hanno portato ad oggi ad alcuna risoluzione del problema, ma soltanto ad una serie di danni immediati come:
L'articolo apparso su Il Quotidiano
• le crescenti morti per altre patologie dovute all’assenza di cure mediche;
• la situazione economica disastrosa dovuta alle scelte operate dal governo che ha portato alla chiusura di 380.000 aziende con conseguente danno economico;
• i danni sociali per le adozioni di obblighi precauzionali che questo governo ha imposto come il distanziamento sociale e l’uso della mascherina di cortesia, con i relativi effetti psicologici;

Un ultimo pensiero non può che non andare all’attuale narrativa spinta, circa la vaccinazione di massa operata mediante farmaci, attualmente sperimentati in modo diretto sulla popolazione e per i quali non sono chiaramente noti gli effetti sulla salute, tantomeno le enormi pressioni fatte sui lavoratori.
Invitiamo a denunciare tali comportamenti all'autorità competente, ed intraprendere le indispensabili battaglie legali nei confronti di chi vuole comprimere il diritto al lavoro, allo spostamento, alla salute, alla libertà; il tutto magari dietro lo spauracchio del licenziamento o del condizionamento o, peggio ancora, citando articoli del Codice Civile "ad mentulam canis", al fine di intimorire ulteriormente questa popolazione già stremata da un'incalzante propaganda e da ricette liberticide.











Il Servizio Su REGGIO - TV

domenica 3 gennaio 2021

Io dico NO al Fascicolo Sanitario Elettronico

AGGIORNAMENTO DELL'11 GENNAIO 2021
Sul web è presente il seguente articolo titolato: Revoca del proprio fascicolo sanitario.


- A FINE ARTICOLO IL LINK DOVE CONSULTARE I DOCUMENTI QUI RICHIAMATI -
Con il DL 34/2020 convertito nella legge n.77 del 2020, chiamato decreto “rilancio”, molte sono state le novità introdotte. Tra queste, l’art. 11 “Misure urgenti in materia di Fascicolo sanitario elettronico”. Tra le modifiche introdotte sono stati rilevati, tra l’altro, i seguenti cambiamenti.
  • Viene previsto l’inserimento di prestazioni erogate anche “ al di fuori del Servizio sanitario nazionale”;
  • Viene previsto l'accesso da parte del cittadino ai servizi sanitari on line anche tramite il Portale nazionale di cui al comma 15-ter.
  • Vengono cambiate le regole di implementazione dati del FSE prevedendo anche soggetti ed esercenti le professioni sanitarie che prendono in cura l’assistito, anche fuori dall’ambito del Servizio Sanitario Nazionale e dei Servizi socio sanitari regionali;
  • Prevede che il sistema del FSE aggiorni contestualmente anche l'indice Nazionale dei documenti dei FSE, da associarsi agli assistiti risultanti nell'ANA, al fine di assicurare in interoperabilità le funzioni del FSE;
  • Viene abrogato il comma 3 bis.
  • Prevede inoltre che: il Sistema Informativo Trapianti del Ministero della salute, renda disponibili ai FSE i dati relativi al consenso o al diniego alla donazione di organi e tessuti;
  • Le Anagrafi vaccinali regionali rendano disponibili ai FSE i dati relativi alla situazione vaccinale; 
  • il Centro Unico di prenotazione di ciascuna regione e provincia autonoma renda disponibili ai FSE i dati relativi alle prenotazioni.".
Queste soltanto alcune delle novità introdotte, per una valutazione completa delle modifiche introdotte invitiamo a scaricare il file contenente l’art. 12 alla luce delle modifiche introdotte dal DL 34 2020 (LINK A FINE ARTICOLO)  

In particolare il precedente comma 3 bis prevedeva che il FSE “poteva essere alimentato esclusivamente sulla base del consenso libero e informato da parte dell'assistito, il quale poteva decidere se e quali dati relativi alla propria salute non dovevano essere inseriti nel fascicolo medesimo”. 

Il consenso espresso, previsto per la costituzione del FSE, diviene quindi tacito. Per tentare di comprendere i motivi di tale scelta occorre andare a ritroso, è utile infatti risalire alla proposta da cui è scaturito il DL 34 2020. 

Il 19 maggio 2020 viene presentato alla Camera dei Deputati il disegno di legge 2500 Conte – Gualtieri 

“Conversione in legge del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, recante misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”. 

Dalla lettura dell'atto, otteniamo una serie di informazioni interessanti, come ad esempio il fatto che successivamente al 2017 sia stata realizzata e resa operativa l’infrastruttura nazionale per l’interoperabilità definita (INI), tramite la Sogei (società in house controllata al 100% dal Ministero dell'economia e delle finanze), che consente il collegamento telematico fra i FSE regionali, necessario per gestire le prestazioni in mobilità dei cittadini. 

Ma perché eliminare il consenso espresso? 
Una delle possibili risposte è proprio racchiusa nello stesso disegno di legge laddove si riscontra che: 
“ad oggi, il FSE risulta attivato solo dal 20 per cento della popolazione, tenuto conto che il FSE può essere attivato e alimentato solo a fronte del rilascio del consenso da parte dell’assistito (articolo 12, comma 3-bis,del decreto-legge n. 179 del 2012). A tal fine è stata programmata una campagna di comunicazione istituzionale coordinata fra livello nazionale e regionale, per la diffusione presso gli operatori sanitari e i cittadini della disponibilità del FSE; 

Pertanto, vista la scarsa adesione operata dai cittadini nei confronti del FSE nello stesso Disegno di Legge si prevede la 
“eliminazione del consenso all’alimentazione del FSE (articolo 12, comma 3-bis, del decreto-legge n. 179 del 2012), fermo restando che la consultazione del FSE da parte dei soggetti autorizzati (medici) è consentita solo a fronte della esplicita manifestazione del consenso da parte dell’assistito ai sensi del comma 5 dell’articolo 12 del decreto-legge n. 179 del 2012. 

In buona sostanza se non vi è consenso gli operatori abilitati non possono accedere al FSE, ma se viceversa il consenso è dato (ora in forma tacita) allora tutti gli operatori abilitati possono accedere ai dati secondo le nuove disposizioni del DL 34/2000. 

Interessi nel capitale d’azienda ora legalmente possibili? 
Interessante vedere come in sede di emendamento, non risultano esserci state proposte di riabilitare il povero comma 3 bis, il quale prevedeva il consenso espresso riferito all’FSE. 
Piuttosto è interessante vedere la proposta di modifica del comma 4 dell’Art. 6 del DL 52 2019 “Indipendenza della sperimentazione clinica e garanzia di assenza di conflitti di interessi”.

“ … lo sperimentatore, a tutela dell'indipendenza e dell'imparzialita' della sperimentazione clinica, dichiara preventivamente alla struttura presso la quale si svolge lo studio clinico, l'assenza, rispetto allo studio proposto, d'interessi finanziari propri, del coniuge o del convivente o di parente entro il secondo grado, nel capitale dell'azienda farmaceutica titolare del farmaco oggetto di studio, nonche' l'assenza di rapporti di dipendenza, consulenza o collaborazione, a qualsiasi titolo, con il promotore. 

Sparisce così l’assenza di interessi finanziari propri o di parenti nel capitale dell’azienda farmaceutica titolare del farmaco oggetto di studio e viene introdotto il “Comitato Etico”. 

Cosa fare quindi? 
Le valutazioni, come è ovvio, sono chiaramente personali e soggettive dal momento che il tentativo di quanto rappresentato fin qui è relativo a fare accrescere in ognuno la voglia di sapere e informarsi, in ogni caso chi fosse interessato, può avvalersi dell’Istanza di diniego gentilmente istruita dall’avv.sa Tina STELLA e disponibile, con tutta la documentazione citata, nella cartella dedicata contenente i documenti qui citati e consultabile