domenica 27 dicembre 2020

Il dovere di ogni cittadino è difendere la propria Costituzione e quindi il proprio Paese!

Agli inizi del 2020 il popolo italiano è stato obbligato ad obbedire a quanto imposto dall’attuale governo italiano. Il 31 gennaio, il Consiglio dei Ministri, presieduto dall’avvocato Giuseppe Conte, con una semplice Delibera, ha dichiarato lo stato di emergenza nazionale per rischio sanitario, per la durata di sei mesi, facendo riferimento ad una legge di protezione civile riferita a calamità naturali (inondazioni, terremoti, ma non epidemie virali).

Tale dichiarazione, come riportato in giurisprudenza, supera di molto i limiti dei poteri attribuiti dalla Costituzione italiana al governo, limiti che prevedono il divieto di emanare decreti aventi forza di legge se non nei casi di straordinaria necessità ed a determinate condizioni che implicano la partecipazione delle Camere. Ma, escluso poche e sparute voci fuori dal coro, nessuno tra giuristi, parlamentari, magistrati, hanno lanciato l’allarme. Tutti hanno eseguito con diligenza le disposizioni, anche se illegittime, non ultime le Forze dell’Ordine che avevano giurato di difendere la stessa Costituzione usurpata da tali atti. E che dire dei medici che per non essere radiati dall’albo hanno spergiurato e spergiurano il loro giuramento di non nuocere e di ricercare la verità?

Solo il tempo potrà giudicarvi!

Proprio in tema di usurpazioni il governo ne ha commesse una serie tra l’uso improprio dei DPCM, e l’auto attribuzione di poteri con Decreto Legge senza avere delega parlamentare.

In tutto ciò gli italiani sono ancora agli arresti domiciliari, l’economia è distrutta e la sperimentazione di farmaci sulla popolazione è in atto.

Il tutto in violazione dei diritti umani che dovevano essere garantiti dalla Costituzione sulla quale ha giurato l’attuale Governo. Tutto ciò è emerso grazie al lavoro di veri patrioti, avvocati e giuristi che lottano sul campo giuridico per ripristinare l’abusata Costituzione.

Tuttavia, mentre nelle aule di tribunale, si combattono queste battaglie legali, per le strade italiane, siamo ancora terrorizzati, chiusi dentro da uno spauracchio che, seppure vecchio e arcinoto, fa sempre effetto: la paura dell’ignoto e la paura della morte tra atroci sofferenze.

La narrativa per instillare queste paure ancestrali, insite nella natura umana è nota da sempre ed è stata uno dei filoni della fantascienza degli ultimi cento anni. La trama, per quanto banale, è stata resa realistica dalla possibilità, sempre avuta dal governo di turno, di utilizzare stampa e televisioni, vero mezzo di controllo sociale. I pochi che hanno cercato di opporsi facendo ragionare le masse terrorizzate da non si sa bene cosa (il Covid 19 è un virus mai isolato) sono stati etichettati come “complottisti” da pochi, per essere isolati dalla collettività.

Ma nulla di tutto ciò sarebbe stato possibile se non ci fosse stata la complicità degli stessi italiani terrorizzati da un virus con un tasso di mortalità risibile (nonostante secondo le percentuali ufficiali oggi si muoia solo di COVID 19). E così facendo stiamo prestando il fianco, o meglio il braccio, ad un vaccino o meglio un farmaco che interviene sull’RNA umano, mutandolo, che viene sperimentato direttamente sulla popolazione, con quali effetti lo sapremo tra qualche mese.

In pratica stiamo rispondendo ad una falsa pandemia creando i presupposti per una vera.

Tutto ciò, dicevo, con la nostra complicità. Perchè è stato proprio grazie alla nostra ignoranza, al nostro istinto da pecore di seguire sempre e comunque il pastore, anche quando ci porta al macello, che ci ha portati a questo punto.

Non abbiamo imparato nulla dalla Storia, perché chi ci amministra, il Sistema, per prima cosa ci ha insegnato a non curarci della conoscenza ma di concentrarci sul vizio, sugli agi, oppure all’opposto ci ha inculcato che il lavoro è l’unica cosa che conta, la carriera, rimanere al passo coi tempi.

Insomma tutto è servito a distrarci dal guardare come la Storia si ripeteva. Esattamente sempre lo stesso clichè, da secoli.

Hanno sempre fatto riferimento all’influenza spagnola, che ha provocato la morte di circa 40 milioni di persone nel mondo; ma lo sapevate che questa è stata scatenata dai vaccini? Ora sarà lo stesso. Chi si vaccina, è risaputo, diventa potenzialmente infettivo per 12 settimane. Cosa pensate accadrà inoculando un vaccino mutogeno dell’RNA anche ad una minima parte della popolazione?

Dobbiamo ringraziare soltanto noi stessi per tutto questo, il paradosso è che nel tentativo di evitare di morire abbiamo decretato la nostra condanna a morte.

Basta infatti fare qualche breve ricerca sui siti istituzionali per comprendere che la mortalità da Covid 19 è inferiore a quella dell’influenza stagionale, di contro, le incognite relative ai danni derivanti dal “vaccino” Covid19 sono elevate. Anche queste sono rintracciabili sui canali ufficiali.

In buona sostanza hanno fatto leva sulla nostra ignoranza per assoggettarci e manovrarci a piacimento. È una strategia vecchia ma sempre funzionale. Pensavamo di essere in democrazia, pensavamo che chi ci governava ci avrebbe tutelati. Ecco il primo inganno: la nostra ignoranza.

L’art.1 della Costituzione recita:

“La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”

L’art. 52 della Costituzione recita:

“La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino”

L’art. 24 della Costituzione recita:

“Tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi.
La difesa è diritto inviolabile in ogni stato e grado del procedimento.”


Abbiamo perciò il dovere di difendere i nostri diritti, racchiusi nella Costituzione, e pertanto la Costituzione stessa. Ma per farlo dobbiamo sapere, dobbiamo informarci.

Perciò se fai parte di chi ha quantomeno intuito il grande inganno in atto, valuta di seguire questi semplici passaggi:

  1. unisciti ai gruppi di consapevolezza e informazione indipendenti, cittadini consapevoli e inizia a informarti in modo indipendente; 
  2. crea o aderisci a gruppi di azione per le iniziative sul territorio; 
  3. scopri i tuoi diritti e impara a lottare per essi.

Come nel racconto di Collodi, ci hanno ingannato mostrandoci un paese dei balocchi allo scopo di renderci bestie da soma. Svegliamoci perché

Ora è il momento di agire!


Se vuoi aderire a questa iniziativa compila il seguente form

 

 

venerdì 18 dicembre 2020

Venerdì 18 dicembre 2020 Diretta Streaming per capire il Nuovo Ordine Mondiale insieme a Roberto Palermo


Cosa stiamo vivendo in questo particolare momento storico e sociale – Davvero quanto sta accadendo oggi non si era mai verificato? Lo scopo dell’iniziativa sarà un viaggio attraverso molteplici argomenti per arrivare a comprendere. Un viaggio di consapevolezza. Ma per essere davvero un viaggio verso la comprensione della verità, deve essere fatto con lo spirito di chi esplora non per avere riscontro e conferma delle proprie teorie, anzi magari scopre il contrario, ma piuttosto è una vera e propria ricerca della verità fatta con spirito critico ma con mente aperta alla comprensione e animo aperto alla verità.
 
Gli argomenti trattati: 
  • I quattro Yuga - Siamo nell’età dell’oro o (ancora) nell’età del ferro? 
  • Chi siede al vertice della piramide del NWO? 
  • La tavola smeraldina al contrario 
  • Il vampirismo energetico
Nel corso della diretta sarà inoltre presentata la prima parte del documentario "Il Sincretismo Gnostico alla base del pensiero moderno".
 
La diretta inizierà alle 21.00 e sarà possibile interagire con l'ospite attraverso la chat di Youtube. 
Di seguito il LINK
 
 

venerdì 13 novembre 2020

Autocertificazione obbligatoria? La nostra risposta

Studio condotto unitamente agli studi legali che seguono e condividono il progetto di consapevolezza Riconquista Sociale

 

E' tornata l'autocertificazione, dicono obbligatoria, per poter uscire di casa. In questo video, realizzato con la collaborazione del gruppo avvocati di Riconquista Sociale, analizzeremo le insidie e le responsabilità che si nascondono dietro il rilascio dell'Autocertificazione predisposta dal Ministero dell'Interno, ma non solo. Attraverso lo studio, disponibile in pdf al link in basso, si è dimostrato che l'autocertificazione (il cui vero nome è Dichiarazione sostitutiva di atto notorio) non è affatto obbligatoria! Rappresenta invece una facoltà del cittadino che, gratuitamente, si assume una serie di responsabilità penali, che può tranquillamente evitare.
 
LINK: Lo studio in pdf realizzato da Riconquista Sociale https://drive.google.com/drive/folder... 
 
SEGUI E PARTECIPA ALLE INIZIATIVE DI RICONQUISTA SOCIALE 
 
 
 
Il modello di autocertificazione all'8 novembre 2020 https://www.interno.gov.it/sites/defa...

Tamponi inattendibili. La denuncia di Riconquista Sociale

Sulla base dell'iniziativa promossa dal dott Mariano Amici unitamente allo studio legale Massafra, questa associazione ha proceduto ieri, venerdì 13 novembre, a depositare alla Procura della Repubblica presso il tribunale di Reggio Calabria, una denuncia querela per l'inattendibilità dei tamponi quale mezzo diagnostico, metodo principalmente utilizzato per riscontrare l'affezione da Covid-19. A corredo della stessa, 13 allegati consistenti, tra l'altro, in documenti ufficiali dell'Istituto Superiore di Sanità ed altri enti internazionali. 
 
Da quanto desunto in atti, riferisce l'attuale presidente pro tempore, Marco Lucisani, vi sarebbe più di un dubbio sull'effettiva attendibilità dei tamponi quale metodo di diagnosi. Secondo studi condotti in Italia e all'estero, i tamponi non rappresentano un metodo diagnostico affidabile, casomai l'utilizzo rientrerebbe tra gli usi compassionevoli. 
L'uso compassionevole di un farmaco, ovvero di un dispositivo, si ha quando questo pur essendo progettato per tutt'altro uso, in carenza di mezzi più appropriati, viene utilizzato per altro scopo. I limiti diagnostici del tampone sono facilmente rintracciabili da chiunque, basta leggerne il bugiardino. 
Oltre a ciò, prosegue il presidente di Riconquista Sociale, narrativa medica internazionale (non ultima la dichiarazione del capo della CDC americana Antony Fauci) è concorde nel sostenere che, quando i tamponi vengono processati nel macchinario chiamato PCR, superati i 35 cicli di amplificazione il risultato, secondo gli esperti, non appare più attendibile. 
 
Tutto questo ha dell'incredibile, se si considera che le centinaia di migliaia di attuali contagiati, sono stati e sono a tutt'oggi desunti sulla base di tale metodo. Impensabile, soprattutto in tale momento di incertezza e paura per il Covid, paura che ha trascinato da tempo il nostro paese in una tremenda crisi sociale ed economica. 
Continuare ad affidarsi unicamente a tale metodo non è accettabile. Servono mezzi diagnostici altamente attendibili, altrimenti non si farà altro che alimentare ulteriormente l'attuale clima di terrore e la conseguente paralisi di tutto il sistema che ne deriva, tra l'altro già grandemente compromesso.
 
 

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lunedì 2 novembre 2020

Il grande Reset sta per iniziare

Quanto sta accadendo in questo periodo in tema di pandemia da Covid 19 non sarebbe un'anomalia; piuttosto si tratterebbe dei necessari presupposti per introdurre l'azzeramento del sistema economico mondiale e introdurre un nuovo sistema monetario e sociale. Si tratta del Grande Reset. Questo è quanto si desume dallo studio del prof. John Isaacson, pubblicato l'8 ottobre di quest'anno e gentilmente tradotto dal prof. CORTELLI.

Questa associazione, nello spirito della ricerca della verità ha realizzato un video relativo al suddetto studio, condividendo la versione in italiano dello stesso all'indirizzo a fine comunicato.

I tristi eventi pandemici accaduti all'inizio del 2020 non sono un'anomalia, ne una congiura di qualche stato - canaglia; semplicemente siamo di fronte all'inizio di un piano internazionale finalizzato a realizzare quanto auspicato più volte da numerosi leader: il Nuovo Ordine Mondiale attraverso il terrore della pandemia. Questo video è l'accenno al documento redatto da John Isaacson l'8 Ottobre 2020, una raccolta di collegamenti ad articoli che forniscono informazioni e avvertimenti su questo programma che di fatto intende azzerare la civiltà nota per sostituirla a quella programmata da tempo da organizzazioni occulte.

Di seguito il link dove scaricare il documento tradotto in italiano dal prof. Roberto Cortelli: https://drive.google.com/file/d/1X6Ul...


mercoledì 14 ottobre 2020

Post - Evento "COVID 19: La Vera Emergenza" VIDEO

Sabato 10 ottobre alle 17.30 presso il ristorante Le Vele (vicino il liceo magistrale) si è tenuto l’evento “Covid 19 La vera emergenza” saranno ospiti il dott. Giorgianni Angelo, Magistrato, e il dottore Pasquale Mario Bacco, Medico Ricercatore. Nato dall'esigenza di mitigare la crescente preoccupazione intorno alla narrazione del Covid 19, l'incontro è stato anche momento di considerazioni inerenti gli effetti delle limitazioni sulle libertà fondamentali e le ripercussioni che tali limitazioni hanno sia sull'economia e sulla sfera psicologica. 

Attraverso un libero dibattito medico - giuridico si è dibattuto intorno alla concreta necessità di rinunciare ai diritti fondamentali di libertà personale, di spostamento, di scelta, di lavoro.

Si è toccato altresì l'argomento inerente alle scelte dell'attuale Governo italiano in tema sanitario, che non trovano effettivamente alcun riscontro, tanto sono restrittive, con quelle riferite agli altri paesi europei, ma che nonostante ciò non hanno conseguito i risultati raggiunti da altre nazioni che hanno imposto regole molto meno restrittive (Svezia in primis).

Di contro, tutte queste limitazioni delle nostre libertà fondamentali hanno condotto ad una crisi economica senza precedenti, tant’è vero che, stando ad alcuni dati, il pil attuale è riconducibile a quello del 1945, con tutte le conseguenze del caso. 

Tema centrale è stato anche la vaccinazione; si è dibattuto sul perchè il governo orienti costantemente ed in tutti i modi, il popolo verso la soluzione vaccinale, escludendo le molte terapie esistenti che hanno dimostrato la propria validità. 

I cittadini intervenuti all'evento hanno colto l'opportunità, a Reggio Calabria, del confronto con il magistrato Giorgianni e il medico ricercatore Pasquale Mario Bacco, evento questo, collocato da  Riconquista Sociale, nell'ambito di un percorso teso al confronto ed alla discussione, al fine di maturare una maggiore consapevolezza che ci consenta di affrontare il prossimo futuro con meno paura e più coscienza.




sabato 10 ottobre 2020

Sabato 10 ottobre alle 17.30 presso il ristorante Le Vele (vicino il liceo magistrale) si terrà l’evento “Covid 19 La vera emergenza” saranno ospiti il dott. Giorgianni Angelo, Magistrato, e il dottore Pasquale Mario Bacco, Medico Ricercatore.


L’esigenza dell’incontro nasce dalla preoccupazione, che sta divenendo certezza, che mentre si parla di continuo di Covid, in termini sempre più preoccupanti, non si stanno però toccando minimamente gli effetti delle limitazioni sulle libertà fondamentali e le ripercussioni che questi hanno sia sull'economia che sulla sfera psicologica.

Attraverso un dibattito medico giuridico, scevro da condizionamenti di sorta,  si vuole comprendere se rinunciare ai nostri diritti fondamentali di libertà personale, di spostamento, di scelta, di lavoro, come ci chiedono continuamente governo e regioni, non ultimo il Decreto Legge e relativo DPCM del 7 ottobre 2020, servano davvero a migliorare l’attuale situazione sanitaria, e se questa sia davvero la strada giusta da seguire per uscire dalla questione COVID, oppure se serva soltanto ad addentrarci sempre più in uno stato di regime sanitario indotto.

Oltre a ciò, siamo preoccupati dai problemi concreti derivanti dalle scelte adottate dal Governo italiano in tema sanitario, che non trovano alcun riscontro, tanto sono restrittive, con quelle riferite agli altri paesi europei come in Svezia dove, nonostante non siano state apportate queste restrizioni, non sono state registrate particolari epidemie da Covid.

Di contro, tutte queste limitazioni delle nostre libertà fondamentali hanno condotto ad una crisi economica senza precedenti, portando l'attuale PIL del 1945, in pieno conflitto mondiale, con tutte le conseguenze del caso. 

Un altro dato che non riusciamo a comprendere è il dover spingere a tutti i costi l'opinione pubblica verso la soluzione dell'obbligo vaccinale, escludendo le molte terapie esistenti che hanno dimostrato la propria validità.

Come cittadini siamo sinceramente preoccupati per questa deriva autoritaria, che non trova fondatezza evidente nell'emergenza sanitaria in atto. L'intento è quello di creare, con questo evento, un’opportunità per la cittadinanza che possa, in tal modo, godere di un momento di confronto e discussione, proprio al fine di poter maturare una maggiore consapevolezza che, libera da pregiudizi e indottrinamenti di sistema, consenta di affrontare il prossimo futuro certamente con meno paura ma anche con maggiore coscienza.

mercoledì 26 agosto 2020

Nota stampa del 26 agosto 2020



Alle testate giornalistiche che seguono: 

Imolaoggi, Il metropolitano, Il Reggino, A.G.I., A.N.S.A., Approdo News, Calabria Post, Capo Sud Television Channel, City Now, Cm News, Cn24, Corriere del Sud, Corriere della Calabria, Gazzetta del Sud, Giornale di Sicilia, Il QUotidiano, Informazione Comunicazione, Newz, Radio Antenna Febea, Radio Touring 104.4, LAC TV, RTV - Reggio TV, Stretto Web, Strill, Tele Mia, Telespazio TV Zoom Sud

Spett.li testate giornalistiche in indirizzo

La presente nota stampa per esporre all'opinione pubblica come anche per quest'anno scolastico, a causa delle carenze dell'attuale Amministrazione comunale di Reggio Calabria si verificheranno, come da consuetudine inaugurata a far data dal 2018, aggravi di spesa nei confronti delle famiglie meno abbienti e degli imprenditori di cartolerie e librerie reggine, rappresentando inoltre che Riconquista Sociale intende manifestare, attraverso il presente Comunicato, tutta la solidarietà e la vicinanza nei loro confronti.

Segue il testo integrale della Nota Stampa

Famiglie che versano in difficoltà economiche e imprenditori messi alle strette da presunte lungaggini amministrative. A farne le spese siamo sempre e comunque noi: il popolo.

Mentre imperversa grande incertezza circa le modalità di riapertura dell’anno scolastico 2020/2021, il comune di Reggio di Calabria prosegue, quasi fosse ormai una tradizione consolidata, a non liquidare il corrispettivo dei buoni libro dell’anno scolastico precedente, a librerie e cartolerie, disagio che gli imprenditori delle suddette attività devono aggiungere a quanto già patito a seguito della chiusura forzosa dovuta al trascorso Lock down. 

Non solo, ma anche le famiglie aventi diritto, quelle meno abbienti, si vedono costrette ad appesantire il già greve bilancio economico familiare, con una spesa che per legge non avrebbero dovuto sostenere, nell’aspettativa di dover anticipare delle somme che poi verranno convertite dalle librerie creditrici in buoni, per l’acquisto di libri e materiale scolastico, per l’anno successivo, o, nel migliore dei casi, a compensarne la spesa già anticipata nell’anno futuro. In questo circolo vizioso, innescato dall’amministrazione comunale fin dal 2018, librerie e cartolerie, in evidente difficoltà ed evidentemente stanche di dover anticipare somme acquisiscono i buoni libri, erogando il corrispettivo in buoni per l’anno successivo. Tutto ciò comporta un onere alle famiglie meno abbienti, le quali sono chiamate illegittimamente ad anticipare i costi per l’acquisto di libri e sussidi scolastici per le suddette scuole dell’obbligo ma parimenti ingiusto appare che tali costi debbano essere richiesti agli imprenditori del settore libri e cartolerie, i quali invece non dovrebbero fare null’altro se non incassare i buoni acquisto, invece che avventurarsi in un’odissea fatta di rinvii e buoni di acquisto, aspettando mesi e mesi per poter recuperare i crediti dovuti. 

Ma l’emissione del buono non è assoggettato a copertura finanziaria ed impegno di spesa disponibile ed esigibile? Le procedure lo imporrebbero! 

Ma librai e famiglie, che da qualche anno si barcamenano tra “il dare e l’avere”, nei casi migliori, a compensazione delle somme anticipate ed una volta accreditato il dovuto dal Comune alle suddette librerie. Insomma un contratto a vita, che come il filo d’Arianna co - obbliga, di anno in anno, acquirenti e venditori ad una convivenza forzosa, posto che questo strano quanto disarticolato Comune, come da manuale, non provvede a far fronte ai propri impegni entro il mese di gennaio di ogni anno scolastico. 

Come se non bastasse, poiché al balletto del “dare avere” che anche quest’anno si ripresenta, vanno aggiunti gli importi dell’anno scolastico 2020/2021. 

E proprio i librai che sommano un credito sempre più crescente, esasperati da continui rinvii scrivevano un’accorata nota pubblicata da diverse testate giornalistiche al fine di richiamare l’Amministrazione comunale alle proprie responsabilità. Si leggeva in una nota stampa del 6 luglio 2019 a cura delle librerie e cartolerie reggine: 

“L’anno scolastico è ormai finito ma il comune di Reggio Calabria ancora non ha ancora provveduto al pagamento delle fatture dei buoni libro per l’acquisto dei libri di testo che i bambini delle scuole primarie hanno utilizzato dal settembre scorso a oggi. Un conto aperto con le librerie reggine che hanno gestito il servizio e che si trovano a dover far pagare i libri di testo ai genitori che in questi giorni iniziano a prenotare i testi per il prossimo anno scolastico 2019/2020 Le librerie che hanno fornito i libri, esasperati per i continui rinvii dei pagamenti, hanno più volte protestato con l’amministrazione, avvisando del disagio che si presenterà con l’inizio del nuovo e imminente anno scolastico ...” 


Un monito anticipatorio di ciò che anche quest’anno si ripresenterà, quasi si trattasse di una tradizione dell’attuale Amministrazione. 

Curiosa fu la conclusione dell’intera vicenda quando, nell’agosto 2019, i buoni per l’acquisto di libri scolastici per l’anno 2018/2019 iniziarono ad essere erogati. Secondo le dichiarazioni rilasciate alla testata City Now dall’allora assessore comunale al Bilancio e Tributi, Irene Calabrò, tale ritardi sarebbero stati riconducibili ad una non meglio “notoria mancanza di fondi” 


Ora, lungi da noi il mettere in dubbio i fatti che hanno portato a questo ennesimo disagio, vogliamo serenamente far presente ai lettori della presente che per l’anno scolastico 2018/2019, il Ministero dell'istruzione, dell'Università e della Ricerca (M.I.U.R.) con decreto n. 230 del 27-02-2018, disponeva a bilancio la somma complessiva di 103 milioni di euro di cui 4.433.000 di euro destinati alla fornitura dei libri di testo in favore dei circa 26.365 alunni calabresi appartenenti a famiglie aventi diritto. Tale impegno è stato rinnovato con decreto 901, il 12 giugno 2019 quando, per l’anno scolastico 2019/2020, venivano inseriti a bilancio ulteriori 103 milioni di cui 4.433.000 di euro per gli studenti calabresi aventi diritto. E non possono certamente ascriversi ritardi in capo al M.I.U.R. se, come è vero, dal 20 maggio di quest'anno, con decreto 581, lo stesso M.I.U.R. mette già a disposizione 3.544.790 agli studenti calabresi di famiglie meno abbienti 


Un dubbio, più che legittimo vista la situazione, non può che essere rivolto all’attuale Amministrazione Comunale, responsabile di tali ritardi; vorremmo capire la necessità di dover mettere in perenne difficoltà famiglie e imprenditori reggini anche di fronte a somme già stanziate. Cosa c’entra il tirare in ballo la mancanza di fondi se le somme vengono erogate ogni anno (addirittura quest’anno il decreto del M.I.U.R. viene emanato a maggio)? 

Altresì intendiamo rivolgere un ulteriore pensiero, molto più speranzoso, alla prossima nuova Amministrazione, che certamente non sarà espressione di quella attuale, affinché con grande prova di serietà, capacità e impegno, ricomponga questa ed altre problematiche indotte nel migliore dei casi ad evidente incapacità amministrativa e che hanno contribuito ad acuire ulteriormente le difficoltà economiche di numerose famiglie reggine. 




Reggio Calabria 

lì 26.08.2020 


Il Presidente protempore 

Marco LUCISANI

domenica 23 agosto 2020

Settimana Sociale: ripartiamo da Ravanusa con la Costituzione in mano

Il 19 agosto si è conclusa la Settimana Sociale di Ravanusa, iniziativa organizzata dal Movimento delle Attività Produttive di Ravanusa. L'iniziativa è stata partecipata da numerose associazioni, movimenti e professionisti in ambito medico e giuridico, provenienti da tutta Italia, che hanno apportato un importante contributo alla crescita di consapevolezza riguardo l'attuale situazione politico-sanitaria del nostro Paese, ma non solo; l'evento è stato altresì occasione di incontro e  confronto sociale, di scambio culturale, di studio e partecipazione. Tutte attività indispensabili a quella maturazione sociale indispensabile, ora più che mai. Organizzatore ed epicentro di quanto sopra è stato l'avvocato  Lillo Massimiliano Musso, il quale ha raccolto intorno a se numerose associazioni attualmente impegnate nella lotta contro la disinformazione e gli abusi in atto nei confronti dei diritti fondamentali e costituzionalmente garantiti. 

Lo spirito dell'iniziativa e la volontà di confronto e condivisione sociale, può essere certamente colto dalla lettura di questo interessante contributo a cura di Nadia Tonti:

L’idea di una settimana sociale organizzata dal Movimento delle Attività Produttive di Ravanusa, nasce dal desiderio di dare un forte impulso nazionale alla formazione di un fronte comune per trovare soluzioni alla deriva autoritaria cui stiamo assistendo. In una fase storica delicata che sta coinvolgendo e stravolgendo equilibri planetari, la settimana sociale vuole accompagnarvi nell'approfondimento dei temi più discussi e controversi degli ultimi mesi, a partire dall'abuso di trattamenti sanitari obbligatori fino alle implicazioni della moneta digitale, passando per il decreto Scuola che, attraverso protocolli di rientro discutibili, amplifica le preoccupazioni di molti genitori.

Presenza fissa di ogni giornata sarà l’avvocato Lillo Massimilano Musso, punto di riferimento di un crescente numero di persone e famiglie, che attingono al suo patrimonio giuridico e culturale attraverso dirette social incisive. Ricca la platea degli ospiti, fra i quali il prof. Alessandro Meluzzi, il magistrato Angelo Giorgianni, l’economista Nino Galloni, l’avvocato Edoardo Polacco, il dott. Salvatore Totò Rainò, solo per citarne alcuni. 

Nel pomeriggio: tavoli di confronto fra cittadini, associazioni e personalità di spicco nei vari ambiti di competenza, per sentirsi finalmente parte attiva nella costruzione di un nuovo corso della storia. A partire dalle 21:00: incontri in piazza con ospiti anche in collegamento streaming sul tema affrontato durante il pomeriggio. 

La rassegnazione deve lasciare il posto all'agire, restando dentro lo stato di diritto e nel rispetto della Costituzione. L’incertezza va sostituita con la stabilità. L’isolamento non può essere colmato solo attraverso video-chiamate e contatti digitali. 

C’è bisogno di incontrarsi dal vivo e di lottare per ripristinare giustizia sociale e verità. Lo faremo in una cornice di festa tradizionale locale, spirito di solidarietà e sorrisi. Vogliamo dare un segnale forte della presenza di un popolo sovrano divenuto ormai consapevole che lo stato di emergenza attuale è il preludio a una nuova normalità, che non può essere accettata passivamente. 

In realtà molti di più sono stati gli ospiti che hanno portato contributi importanti e che hanno partecipato di presenza e anche attraverso le dirette streaming alla Settimana, presentando argomenti di alto interesse sociale, fin dalla prima serata di giorno 13 agosto.

Agli importanti interventi tenutisi durante la settimana nella piazzetta adiacente l'AgriPub in Corso della Repubblica 159, si sono alternati i non meno importanti i tavoli di confronto che hanno visto una nutrita partecipazione, nonostante il caldo. 

Tantissimi gli interventi, tantissime le informazioni che smontano la narrativa ufficiale su diversi argomenti. Tra questi come non evidenziare l'intervento del dott. Salvatore Rainò, andato in diretta dalla piazza XXV aprile di Ravanusa la sera del 14 agosto 2020 e prontamente censurato da Facebook, la piattaforma di sfogo sociale dove possiamo postare foto di gattini ma quando si tratta di fare informazione ... peccato (si fa per dire) che l'intervento è stato registrato anche da Riconquista Sociale ed è fruibile qui di seguito:


Si è dibattuto di psichiatrizzazione dei rapporti umani con il prof. Alessandro Meluzzi, psichiatra e criminologo, con la dott.sa Maria Amato, Pasquale Mario Bacco, Nicoletta Forcheri, Domenico Mastrangelo e Mariano Amici, e ancora altri.

Dalla settimana ravanusana emerge forte l'esigenza di sintesi nell'azione sociale delle varie associazioni che attualmente si stanno impegnando sul fronte della lotta alle fake news di un regime sempre più totalitario imposto dall'attuale governo, all'unico scopo di tutelare la beneamata Costituzione italiana attualmente in pericolo. Così, anche Riconquista Sociale ha inteso contribuire, nello spirito collaborativo e degli impegni anzi detti, proponendo il Manifesto di azione sociale, accolto con entusiasmo e presentato nella serata del 18 agosto 2020. Il Manifesto è visionabile sul blog alla pagina dedicata ed è accessibile da qui

La Settimana Sociale di Ravanusa è stato un forte incentivo verso il risveglio delle coscienze verso la riconquista sociale dei nostri calpestati diritti. 

Andiamo avanti tutti insieme!




martedì 21 luglio 2020

Comunicato Stampa Evento "Avverso l’obbligo delle mascherine e del distanziamento sociale a scuola"

Sabato 25 luglio, in sintonia con le manifestazioni nazionali organizzate dal movimento "Difendiamo i bambini dalla dittatura sanitaria", l'associazione Riconquista Sociale Dignità Indipendenza e Libertà organizza, unitamente al Movimento Siamo, alle ore 10.00 in Piazza Italia a Reggio Calabria, una manifestazione avverso l'obbligo delle mascherine e del distanziamento sociale nelle scuole.
L'evento si è reso necessario al fine di informare la cittadinanza in considerazione di quanto segue:

PREMESSO CHE

  1. I protocolli scolastici riferiti al Covid 19, già adottati in numerosi istituti, sono stati delineati seguendo il "Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro" e non prevedono tra le disposizioni impartite la comunicazione alle famiglie degli studenti che manifestano sintomi influenzali;
  2. il c.d. "Decreto Azzolina" obbliga gli studenti di tutte le scuole, fatta eccezione per le materne, all'utilizzo della mascherina in determinate condizioni durante la permanenza all'interno dei locali nonostante tale utilizzo sia stata addirittura sconsigliato dall'OMS, ma anche da altri Istituti di sanità) con nota del 6 aprile 2020 arrivando a definirne l'uso sconsigliato per i cittadini perché probabilmente controproducente sia per proteggere se stessi che gli altri;
  3. secondo linea l'obbligo di indossare le mascherine sarebbe parificabile ad un Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO).
Con la manifestazione del 25 luglio si intende informare la cittadinanza tutta di quanto premesso, e

CHIEDONO

Al Ministero dell'Istruzione nonché all'attuale governo italiano, il pieno rispetto di quanto previsto nella Convenzione Internazionale sui diritti dell'infanzia, ratificata dall'Italia il 27 maggio 1991 con la legge n. 176 ed in particolare l'applicazione di quanto previsto dall'art. 3 (Superiore Interesse), dall'art. 6 (Diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo del bambino e dell'adolescente) e dall'art. 12 Ascolto delle opinioni del minore.


INVITANO

La cittadinanza tutta, gli Enti locali e di Governo, i dirigenti scolastici ed il corpo insegnanti dei vari istituti scolastici di ogni ordine e grado nonchè associazioni, movimenti e partiti politici, sindacati e testate giornalistiche, a partecipare alla manifestazione, diffondendo nel contempo l'evento.

Il Presidente pro-tempore
Marco LUCISANI


lunedì 20 luglio 2020

I motivi dell' evento "Avverso l’obbligo delle mascherine e del distanziamento sociale a scuola"


Sabato 25 luglio 2020 a partire dalle ore 10.00 si terrà, in Piazza Italia, la manifestazione avverso   l’obbligo delle mascherine e del distanziamento sociale a scuola.

Il 6 giugno è stato approvato alla Camera il Decreto Scuola. Tra le tante novità, una in particolare, ha generato non poca preoccupazione tra genitori e insegnanti per l'adozione obbligatoria, nelle linee guida, delle disposizioni del comitato tecnico scientifico del 28 maggio: almeno un metro di distanza tra una persona e l’uso obbligatorio delle mascherine dai 6 anni. La decisione sarà legata alla volontà dei presidi con i consigli di istituto per inventarsi la nuova didattica. 
Cosa prevedono le disposizioni del Comitato Tecnico Scientifico del 28 maggio?
Il documento integrale è disponibile >>QUI<<
Silvana De Mari, in un video del 31 maggio 2020, già poneva in discussione le procedure da attuare nel caso in cui uno studente fosse colto da febbre. Le procedure previste nelle linee guida di molti istituti non sono affatto confortanti. Si tratta di procedure, per inciso, che stanno sparendo via, via dalle pagine web dei vari istituti come dice la De Mari QUI

I protocolli scolastici sul Covid 19
Partendo dal presupposto che la procedura inerente alla gestione delle persone sintomatiche, richiamata nelle "Comunicazioni Protocollo Covid-19 già adottate in numerosi istituti (ma nel frattempo letteralmente sparita dal web) ha fatto montare più di una polemica, in quanto non è previsto da nessuna parte che l'insegnante contatti i genitori del bambino/a.
Stralcio della Comunicazione Protocollo Covid-19 del Liceo Scientifico E.Fermi di Aversa (uno tra tanti)
Ciò evidentemente, in quanto si è adottato alla lettera quanto previsto dal Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro che al punto 11-GESTIONE DI UNA PERSONA SINTOMATICA IN AZIENDA declara:

Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro
Comincia ad essere tutto chiaro adesso? Hanno trattato i nostri figli al pari di adulti, senza distinzione di età, senza rendersi conto che i nostri figli sono bambini, ragazzi, comunque persone che stanno compiendo un percorso di maturità. Non sono adulti e, a seconda della loro età, necessitano di essere seguiti con intensità maggiore o minore a seconda se siano grandi o piccoli. Tutto questo non è stato preso minimamente in considerazione.  Come si può facilmente dedurre dalla lettura delle disposizioni dirigenziali, l'attuazione delle procedure di isolamento, di comunicazione, nonchè l'assunzione di responsabilità è sempre a capo dei docenti, fatte salve le responsabilità dei docenti (per esempio la responsabilità aggravata prevista dall’art. 2048 c.c. o dall'art. 61 legge 11 luglio 1980 n. 312). Ma vi è altro ancora.

L'obbligo delle mascherine
Il "Decreto Azzolina" obbliga gli studenti di tutte le scuole escluso le materne, all'utilizzo della mascherina in determinate condizioni durante la permanenza all'interno dei locali.  occorre ancora una volta ribadire la carenza di studi definitivi riguardo l'effettiva utilità di mascherine, mentre appaiono sempre più studi che ne acclarano l'inutilità e addirittura la dannosità.
Ad esempio, un recente attento esame della letteratura, in cui sono stati analizzati 17 dei migliori studi, ha concluso che “nessuno degli studi ha stabilito una relazione conclusiva tra l’uso della maschera/respiratore e la protezione contro l’infezione da influenza" 
FONTE: (bin-Reza F et al. The use of mask and respirators to prevent transmission of influenza: A systematic review of the scientific evidence. Resp Viruses 2012;6(4):257-67.)
Non solo ma a quanto pare, dagli ultimi studi dell'OMS pubblicati il 6 aprile di quest'anno si riferisce che:
L'uso delle mascherine è sconsigliato per i cittadini perché è probabilmente controproducente sia per proteggere se stessi che gli altri.
In buona sostanza con il decreto Azzolina si costringeranno bambini e ragazzi da 6 anni in su a dover applicare rigide regole antisociali e indossare mascherine, con ripercussioni sulla salute, che andranno a condizionare il loro processo formativo del comportamento in virtù di queste costrizioni sociali che non hanno neppure fondamento scientifico e che pongono seri dubbi sulla loro effettiva validità  [FONTE QUI]
Si tende quindi ad essere piuttosto concordi, a livello scientifico, circa l'inutilità se non anche sulla dannosità dell'utilizzo delle mascherine se non si è affetti da patologie, quindi se non realmente necessarie. Ma si sta andando oltre.
Vi è inoltre una linea giuridica secondo cui l'obbligo di indossare le mascherine sarebbe parificabile ad un Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO). Recentemente l'avvocato Prisco, unitamente ad altri, ha adottato tale linea dichiarando:
Alcune mascherine sono un presidio medico chirurgico e possono essere considerate a tutti gli effetti un trattamento medico sanitario. Al di là della qualificazione della mascherina, c’è un’interferenza con le attività biologiche e fisiologiche più naturali, a partire dalla respirazione. Questa interferenza è conclamata dalle stesse fonti ufficiali governative. Non lo dicono in modo esplicito ma causa un limitato apporto di ossigeno e una maggiorazione di anidride carbonica che viene espulsa e poi reintrodotta. Perfino nelle linee guida inizialmente diffuse raccomandavano di non portare la mascherina, se non malati. Si può quindi affermare che è un trattamento sanitario poiché interferisce con la fisiologia e va a modificare e alterare un funzionamento normale.
[FONTE QUI]


TSO e ASO: Differenze
Si tratta di TSO, cioè Trattamento Sanitario Obbligatorio e ASO, vale a dire Accertamento Sanitario Obbligatorio;  le uniche modalità con cui una persona, in Italia , può essere sottoposta a un intervento sanitario, rispettivamente terapeutico o diagnostico, contro la sua volontà. Devono essere seguite procedure specifiche previste dalla Legge al fine di garantire i diritti fondamentali del cittadino. Nell'ambito della Legge, che prevede le situazioni in cui tali interventi possono essere effettuati e le modalità di esecuzione di massima (proposta di un medico, convalida di un medico pubblico, segnalazione e autorizzazione da parte del Sindaco o di funzionario da lui incaricato, convalida del Giudice Tutelare ), le varie ASL (o le Regioni) stabiliscono procedure specifiche da seguire che vincolano i sanitari coinvolti. I TSO possono essere eseguiti sia in ambito ospedaliero, nei reparti psichiatrici di degenza, gli SPDC (Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura), che in ambito ambulatoriale; gli ASO devono essere di norma eseguiti in ambito ambulatoriale. Tali norme valgono anche per i minori di 18 anni, sia in presenza che in assenza di consenso da parte dei genitori. Nei minori di solito tali procedure sono attivate come extrema ratio quando i genitori non riescono a portare il figlio adolescente con gravi disturbi del comportamento alla visita da loro richiesta, dopo essere stati più volte da soli all'ambulatorio di neuropsichiatria infantile. Un’alternativa al TSO o ASO può essere la segnalazione al Tribuale dei Minori che può in vari modi intervenire, anche senza toccare la patria potestà. 

Tale linea è stata anche adottata dall'avvocato Polacco, il quale ha istituito una serie di moduli di assunzione di responsabilità penale da parte del dirigente scolastico nei confronti dello studente al quale sia impartito l'obbligo della mascherina protettiva.

Per concludere, alla luce di quanto fin qui narrato, occorre non dimenticare che quanto imposto ai nostri figli viola, a parere di chi scrive, la convenzione sui diritti dell'infanzia ed in particolare:
Superiore interesse (art. 3): in ogni legge, provvedimento, iniziativa pubblica o privata e in ogni situazione problematica, l'interesse del bambino/adolescente deve avere la priorità.
Diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo del bambino e dell'adolescente (art. 6): gli Stati devono impegnare il massimo delle risorse disponibili per tutelare la vita e il sano sviluppo dei bambini, anche tramite la cooperazione tra Stati.
Ascolto delle opinioni del minore (art. 12): prevede il diritto dei bambini a essere ascoltati in tutti i processi decisionali che li riguardano, e il corrispondente dovere, per gli adulti, di tenerne in adeguata considerazione le opinioni.
Possiamo soltanto sperare nel buonsenso degli insegnanti perché in quello di chi ci governa non pare proprio ci sia da fidarsi, ecco perché il 25 luglio alle ore 10.00, Riconquista Sociale Dignità Indipendenza Libertà, insieme al Movimento Siamo, scendono in Piazza Italia, a Reggio Calabria, ed insieme a Genova, Milano ed a tutte le altre piazze delle città Italiane che vorranno unirsi grideranno a gran voce: 
DIFENDIAMO I BAMBINI DALLA DITTATURA SANITARIA!